Segnala un evento
HomeIn primo pianoMichele Venitucci racconta il suo viaggio

Michele Venitucci racconta il suo viaggio

di Caterina Ferruzzi

Un viaggio lungo un mese. Dal 14 luglio al 14 agosto. Tanto è durato il particolare tour della Puglia di Michele Venitucci.
Avevamo parlato con lui poco prima della partenza e avevamo capito che si sarebbe trattato di un’esperienza davvero unica e speciale.
“Pellegrini di Puglia” è stato un viaggio vero e proprio per l’attore pugliese e per gli ospiti che hanno condiviso con lui un pezzo del tragitto, ma lo è stato, anche se in modo virtuale, per quanti lo hanno seguito attraverso la Rete e la radio.
Su Instagram, in più momenti della giornata, sono stati postati foto e brevi filmati dei luoghi che si stavano visitando o percorrendo. Con cadenza regolare sono poi state descritte le tappe, una ad una, sul sito del magazine GQ Italia, attraverso una forma di racconto fatta di appunti, pensieri, sensazioni ed emozioni.
Anche attraverso Facebook è stato possibile avere costanti aggiornamenti sul viaggio così come grazie agli spazi radiofonici, su Radio Deejay, dedicati all’impresa. Insomma, impossibile farsi sfuggire qualcosa!
Sentiamo quindi dalla voce dello stesso protagonista, Michele Venitucci, come è andato questo viaggio per il quale, come ricordate, c’erano molte aspettative nutrite da un fortissimo entusiasmo.  per intervista mv 2
Il viaggio si è concluso da un po’, dunque a mente fredda forse è più facile fare un bilancio di questa esperienza “on the road” nella tua terra. E’andata come ti aspettavi?
Si e’ passato un po’ di tempo in effetti ma alla fine di questo fantastico tour non avevo più la forza di mettere tutte l’emozioni accumulate nero su bianco! E’ stata un’esperienza incredibile, intensa , emozionante, magica, nettamente al di sopra delle mie aspettative. Lo inserisco tra i viaggi migliori fatti fino ad oggi e tutto a casa mia.
Il viaggio è un modo per conoscere il mondo. Girare nella terra in cui si è nati, che vantaggi e svantaggi può avere rispetto al trovarsi in un luogo totalmente sconosciuto?
Il viaggio e’ un modo per guardare il mondo ma soprattutto per conoscere se stessi! Mi ritrovo sempre di più in questa dimensione del cammino perenne! E’ la mia ricerca, il mio sguardo sulle cose e su me stesso, la mia vita. Credo che sia un’esperienza necessaria per un attore ma soprattutto per un essere umano, oltrepassare i propri confini aiuta ad aprirsi, a giudicare meno, a lamentarsi meno, a meravigliarsi continuamente. Quest’avventura, iniziata per gioco lo scorso anno, aveva per me un senso nuovo, cioè quello di riuscire a perdersi nei propri confini, trovare a casa propria, nella mia terra, nei luoghi che uno “presume ” di conoscere, qualcosa di magico. Ho provato a perdermi anche qui! E ci sono riuscito profondamente . Questo e’ stato un viaggio anche sull’identità più profonda .
Tanti compagni di viaggio anche molto diversi tra loro, ma ciascuno con la propria sensibilità e peculiarità. In che modo hanno vissuto questa esperienza?
Sei compagni di viaggio diversi che hanno portato nello zaino il loro sguardo attento, la loro curiosità, la loro disponibilità, la loro voglia di buttarsi insieme a me e soprattutto i loro progetti creativi, bellissimi e divertenti! per intervista mv 3Li ringrazio tutti, non dimenticheremo mai l’estate del 2014 in Puglia, ne sono sicuro! Ringrazio Domingo per il suo sguardo e per le sue profonde conversazioni, ringrazio Cosimo per la sua poetica e per i suoi discreti silenzi, ringrazio Carmen per la sua fragile-forza e per le sue appassionate visioni, ringrazio Matteo per la sua dirompente creatività e per le belle camminate fatte insieme, ringrazio Marta e Alex per l’amicizia, il senso del gruppo e della convivenza e per il loro speciale punto di vista e infine ringrazio Valentina per la generosa vitalità, per la pazienza e per le bellissime abbuffate!
Hai raccontato il tuo viaggio attraverso i social network. Che feedback hai ricevuto di questa esperienza da parte di chi ha avuto modo di seguire solo virtualmente “Pellegrini di Puglia”?
Si e’ stata una scelta precisa e pensata quella di usare i social. Queste nuove piattaforme, questi nuovi linguaggi, m’incuriosiscono molto e li trovo molto efficaci e virali se usati nella giusta forma. Diventano vivi e intimi, arrivano direttamente sul tuo telefono o sul tuo computer, diventano personali e prendono vita, perché incontrato altre vite. I feedback sono stati speciali, la gente ha capito subito il senso del progetto ( nella sua spontaneità, nella sua sincerità) e ha partecipato moltissimo. Sono fiero di questo. Amo le persone e credo molto nella “giusta” condivisione. Per giusto intendo la capacità di confrontarsi e stimolarsi con onestà . Riproverò con questa formula… Mi piace molto, credo in questa comunicazione e mi riscopro molto più indipendente nel raccontarmi .
Hai già in mente una nuova terra da scoprire? per intervista mv 4
Ho sempre nuove mete (nella mia testa), il viaggio è continuo e onnipresente nella mia vita, dà senso alla mia ricerca, al mio cammino. Adesso sono in Albania per un nuovo progetto, un film svizzero. Prima volta qui, bellissima terra nonostante le sue contraddizioni, una sorpresa!
Condividerò anche questo su Instagram e continuerò a scrivere per la rivista GQItalia, racconti di viaggio come sempre. Il cammino continua . Un consiglio a tutti: compratevi una cartina della vostra regione, della vostra città e iniziate a esplorare e perdetevi dietro l’angolo, buona strada.
In conclusione Michele Venitucci ci tiene a fare un ringraziamento, che noi riportiamo “Ringrazio anche tutte le persone e le strutture che ci anno ospitato e tutti i gli essere umani e non incontrati sul cammino”
Non possiamo che augurare a Michele buona fortuna per i progetti futuri, sperando possa ancora raccontarci le sue emozioni di viaggiatore e attore!
 

SCRIVI UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome

- Advertisment -

più popolari