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Sangue dalla pelle. L’ultima novità delle staminali


sangue dalle cellule staminali della pelle
sangue dalle cellule staminali della pelle

Di Francesca Lippi
L’utilizzo di staminali si sta profilando sempre più totalizzante, arrivando a risolvere anche problematiche relative alla difficoltà di reperire un tessuto prezioso come il sangue. Stiamo parlando dell’importante svolta che gli scienziati della McMaster University nell’Ontario –Canada- hanno dato alla chirurgia moderna, scoprendo come produrre sangue umano utilizzando cellule staminali provenienti dalla pelle umana adulta.
Si salta un passaggio
La scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Nature in questi giorni, potrebbe significare che in un futuro prossimo le persone che necessitano di trasfusioni per i più disparati motivi (a causa di operazioni chirurgiche, ai fini del trattamento di  cancro e leucemie o per altre patologie ematiche, come nel caso dell’anemia) saranno in grado ‘ricevere’ sangue direttamente ottenuto da un lembo della propria pelle. La scoperta, già interessante di per sé vista la sempre attuale carenza di sacche di sangue ai fini trasfusionali, è particolarmente interessante anche perché gli studi clinici potrebbero iniziare già a partire dal 2012.
Le slide della McMaster Universityclicca qui per vedere il video
Non solo. Il direttore scientifico della McMaster’s Stem Cell e Cancer Research Institute della G. Michael Degroote School of Medicine Mick Bhatia ha dimostrato, assieme al suo team, che la conversione è perfino diretta. Ricavare il sangue dall’epidermide, infatti, non richiederebbe il passaggio intermedio di trasformazione delle staminali della pelle in pluripotenti, in grado cioè di convertirsi in altri tipi di umani cellule, per trasformarle successivamente in staminali ematiche. Dai campioni di cellule sono state coltivate così le staminali alle quali è stato in seguito aggiunto il gene Oct4 per riprogrammare le cellule stesse. La scoperta è stata poi replicata più volte nell’arco di due anni con pelle umana sia di soggetti giovani sia di soggetti meno giovani per cercare di capire se il processo funziona sempre indipendentemente dall’età.
Non solo trasfusioni
“Siamo riusciti a dimostrare che il processo di conversione funziona con la pelle umana, ma credo che si possa anche migliorare ulteriormente il processo”, dice Mick Bhatia. “Attualmente stiamo continuando a lavorare sullo sviluppo di altri tipi di cellule umane della pelle ed abbiamo già ottenuto incoraggianti risultati. C’è sicuramente necessità di fonti alternative al sangue umano e se questa fonte è la pelle del paziente, si limiterebbero i rischi di rigetto”.
“Questi risultati pionieristici sono i primi che dimostrano che le cellule della pelle umana possano essere direttamente convertite in cellule del sangue, attraverso un processo di programmazione che aggira la fase pluripotente”, sottolinea il ricercatore Christine Williams, direttore del Canadian Cancer Society Research Institute. “Inoltre, la possibilità di produrre sangue a partire dalla propria pelle, ha il potenziale di rendere trapianto di midollo osseo maggiormente attuabile, trasformando l’ostacolo della scarsità di donatori, in una cosa del passato”.

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