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“Io sono Mateusz”. Dal 12 Marzo al cinema

di Caterina Ferruzzi
Uscirà nelle sale italiane il 12 marzo “Io sono Mateusz” del regista polacco Maciej Pieprzyca. La pellicola, che ha nel frattempo già collezionato riconoscimenti in importanti festival cinematografici internazionali come il 36° Festival des Films du Monde di Montreal e l’ International Film Festival di Chicago ha per protagonista David Ogrodnik, già personaggio principale in “Ida”, fresco di vittoria come Miglior Film Straniero agli ultimi Oscar. Locandina
Il film, basato su una storia vera, racconta di Mateusz, affetto da sempre da una grave paralisi mentale che viene diagnosticata come un ritardo mentale. Questo risulta essere un ostacolo insormontabile sia per comunicare con lui sia perché il bambino stesso possa rapportarsi con il mondo. Dopo 25 anni però si scopre che Mateusz è in grado di intendere e volere quindi mentalmente normale ed intelligente…
Nel film ripercorriamo l’infanzia del ragazzo, nella Polonia degli anni ’80, quando i genitori convinti della possibilità del figlio di comunicare e comprendere si scontrano con il pensiero dei medici che dichiarano ufficialmente Mateusz “un vegetale”.
Possiamo conoscere il protagonista attraverso la sua quotidianità, si comprendono pensieri, sentimenti ed emozioni chiuse in un corpo incapace di esprimerle, ma che comunque tenta di tutto per farlo. Non mancano i momenti di particolare intensità come ad esempio quelli legati alle passioni di Mateusz per le stelle, alla curiosità per la vita che scorre al di là della finestra, all’affetto dei suoi cari e alla sua sensibilità per il corpo femminile che strappa anche qualche sorriso al pubblico in sala.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare “Io sono Mateusz” non è un film triste, ma una storia che ha per protagonista invece l’ottimismo che nasce proprio dalla straordinaria forza d’animo di un ragazzo che nonostante il silenzio è stato in grado di rompere le barriere, all’apparenza insormontabili, della disabilità. 1
Nonostante tutte le difficoltà Mateusz insegna a non arrendersi mai, ma ad amare la vita in tutte le sue sfaccettature.
Ad ispirare il personaggio di Mateusz è stato Przemek, un ragazzo polacco con una paralisi cerebrale presente fin dalla nascita. Come si racconta nel film, ci sono voluti 25 anni per capire che il vero ostacolo non era tanto la disabilità di Przemek-Mateusz, ma i limiti che si erano poste le persone accanto a lui.
“Io sono Mateusz” ambisce ad essere una storia universale che contiene un messaggio positivo. Il film dunque è volutamente tragicomico come lo è la vita stessa. Ci insegna che la felicità si può trovare anche nellesituazioni e luoghi meno probabili e che la vita va vissuta in pieno.
Da segnalare il linguaggio caratteristico e documentato di questa pellicola e le scene girate in una vera clinica per disabili mentali dove hanno partecipato anche alcuni pazienti della struttura.

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