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A Genova il Cristo RiVelato di Felice Tagliaferri

di Marzia Santella.
Genova, ancora una volta, mostra la sua attenzione verso le disabilità dando vita ad una mostra in cui l’Arte diviene veicolo eccezionale per convogliare le emozioni, per unire persone e sensi. Qui, a Palazzo Tursi in via Garibaldi, 9, fino al 22 giugno potrete ammirare l’opera dello scultore non vedente Felice Tagliaferri: il Cristo RiVelato. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Il David di Chiossone onlus e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus. Il capolavoro è nato, incredibilmente, da un divieto. Nel 2008 gli era stato negato, infatti, di poter toccare il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino realizzata nel 1753 e conservato nella Cattedrale di San Severo a Napoli. Quella circostanza ha suscitato, in Tagliaferri, la volontà di creare un proprio Cristo. Una scultura che si Cristo RiVelatopotesse toccare così da ovviare l’impossibilità di toccare l’originale, da parte di chi vede solo attraverso l’uso delle mani. Il Cristo di Tagliaferri ha assunto per l’artista un doppio significato: velato per la seconda volta e svelato per i non vedenti, ed ha dimostrato, in questi anni in cui è stato toccato in numerose esposizioni, che un blocco di pietra non può rovinarsi a causa dello sfioramento. L’ artista, divenuto cieco a 14 anni, da oltre 20 anni si è formato e dedicato alla scultura divenendo Maestro d’Arte e approfondendo la scultura. Le sue creazioni sono infatti sculture non viste. Tagliaferri, artista di fama internazionale, utilizza tanti materiali tra cui: creta, marmo, legno. Dare forma ai sogni è il suo slogan e riesce anche ad essere un ottimo insegnante applicando un metodo personalissimo come accade nella Chiesa Dell’Arte, prima scuola di arti plastiche al mondo diretta da uno scultore non vedente. L’evento è affiancato da un’esposizione collaterale: Dialogo nel Buio ospita una selezione di opere della mostra di Felice Tagliaferri “Oltre le barriere. Vietato non Toccare”. Dialogo nel Buio è una percorso sensoriale dove i visitatori compiono un “viaggio” in totale assenza di luce che trasforma luoghi e gesti familiari in un’esperienza straordinaria. Piccoli gruppi accompagnati da guide non vedenti attraverso luoghi che riproducono situazioni reali di vita quotidiana nelle quali occorre imparare “un altro vedere”. Dialogo nel Buio è un invito a scoprire una nuova dimensione multisensoriale che diventa dialogo interiore e scambio di esperienze diverse sulla percezione del mondo.
Tutti ,  mercoledì alle ore 11 sarà presente a Palazzo Tursi una guida eccezionale, Lidia Schichter, a disposizione dei visitatori. Possibilità di prenotazioni al numero 328 42222168. Sperimentare l’assenza di un senso può aprire nuove visioni ed offrire interessanti risposte: “Vivere significa sempre lanciarsi in avanti, verso qualcosa di superiore, verso la perfezione, lanciarsi e cercare di arrivarci”. Boris Pasternak.

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