Testo di Ilaria Degl’Innocenti
La band finalista a Rock in Roma Factory edizione 2013, torna alla ribalta con un nuovo lavoro in studio, dal titolo Heavy Lullabies, il secondo per questa formazione capitolina. Lo scopo a cui mira Heavy Lullabies è rimarcato nell’artwork, in cui uno scheletro-bambino viene accarezzato dalla morte mentre lo tiene in braccio è costituito dalla contrapposizione tra dolcezza e aggressività, come la musica che costituisce l’intero lavoro. Apparentemente può sembrare una metafora alla società moderna, ma non è così, la parte grafica rispecchia ciò che musicalmente troviamo nelle tracks contenute all’interno.
Energia, grinta, ironia e carica emergono da un insieme di suoni, più gothic metal e ‘’oscuri’’ rispetto a quello che avevano proposto con il loro precedente lavoro Nothin’ But Death, pubblicato nel 2012. Come sound, sono cambiati moltissimo, progrediti verso una concezione più matura di ciò che significa fare musica, con scelte mirate e varie nei riffs.
Armonie di suoni, ruvidi, come si può trovare in End Of Time, già pubblicata nella nostra demo Swallowed by the Sea del 2010. Anthem è invece una track meno oscura e più punk, per certi aspetti, nello sviluppo generale e nella conclusione, mentre Anthem è un brano che si dipana verso una sorta di sperimentazione che richiama venature prog.
Un album che la band ha costruito, passo dopo passo, attraverso un duro lavoro di miglioramento e studio, così come il tempo trascorso dal loro precedente e più che soddisfacente Nothin’ But Death. Un altro passo in avanti, un altro mattone nel muro verso il successo, perché tecnicamente i Lykaion hanno presentato un lavoro di alto livello.
Voto: 7,5
Etichetta: Inverse Records
Formazione:
Alessandro Sforza: guitars, vocals
Fabio Valentini: guitars
Alessandro Esposito: bass
Andrea Alberati: drums
Tracklist: