Segnala un evento
HomeScienze&AmbienteIl caso “Palermo” : Una bomba ecologica pronta ad esplodere

Il caso “Palermo” : Una bomba ecologica pronta ad esplodere


di Salvo Misseri e Federica Ricci (FareAmbiente Giovani)

Lo smaltimento dei rifiuti nella città di Palermo sta diventando un serio e grave problema che si ripropone di continuo ad intervalli di mesi. L’ultima emergenza che si è affrontata in questi giorni riguardava l’accumulo di cataste di rifiuti solidi urbani nelle vie della città, causata da un guasto, del trituratore di Bellolampo.

Per alcuni giorni la città si è risvegliata, dopo nottate passate tra i roghi dei cumuli di rifiuti dati alle fiamme,  in una situazione di emergenze igienico-sanitaria. Non è un problema nuovo dovuto al guasto del macchinario, ma si rinnova da mesi come una sorta di presagio che non fa sperare per il meglio. La situazione peggiora di mese in mese, e non fa presagire  niente di buono. Siamo in presenza del pericolo di un possibile reiterarsi del  caso “ Napoli” anche a Palermo.

I fatti ci dicono che Bellolampo oramai è al collasso, si cerca di sistemare la nuova vasca di raccolta che può dare ancora un’autonomia di due mesi all’incirca. I fatti ci dicono che a causa della non curanza del sito dove si smaltiscono i rifiuti nei mesi scorsi si è presentato il problema del percolato che, fuoriuscendo  dalle montagne di rifiuti, ha formando una sorta di laghetto altamente inquinate, col serio pericolo ( e tuttora il rischio non è scongiurato) di inquinare le falde acquifere.

Siamo in presenza di una raccolta differenziata che non decolla,  per la mancanza di collaborazione dei cittadini, che alcune volte sono esenti da colpa visto la scarsità  di informazioni e soprattutto la mancanza di puntualità ed efficienza del servizio di smaltimento urbano  che lascia per giorni i rifiuti nei contenitori appositi, portando un degrado anche all’interno dei condomini (ancora troppo pochi) che usufruiscono della raccolta “porta a porta”.

Palermo, una città dove si formano pire di rifiuti nella notte la quale sembra presentarsi come una sorta di oscuro presagio di un domani non molto lontano. Palermo, una volta detta la “ Conca d’Oro”, dove oggi resta bene poco. L’ambiente che dovrebbe costituire il sostentamento, l’habitat naturale dell’uomo cede il passo all’opportunismo affaristico della società in cui viviamo. Soluzioni ai problemi non se ne trovano, il business intorno agli affari che si celano dietro lo smaltimento dei rifiuti sembra essere l’ultima frontiera di un mondo che lucra anche mettendo in pericolo la salute delle persone, perché violentare l’ambiente in cui viviamo significa questo, mettere a repentaglio la salute delle persone.

Quando si troverà una soluzione a questo problema, quando si potranno realizzare qui termovalorizzatori che qui si attendono da anni ma di cui sembra sia scomparsa memoria? Quando finirà questo inutile girare intorno al problema, cercando nuovi siti dove scaricare i rifiuti deturpando un paesaggio, un ambiente già in difficoltà.

Se non si cercherà di cambiare qualcosa, se non si cercherà di affrontare la questione in maniera seria e con discernimento, l’equilibrio della nostra città sarà segnato dai giorni che scandiscono la durata di  Bellolampo, e non ne  sono rimasti molti. I giovani di FareAmbiente Sicilia sono scesi in campo per contrastare le scelte politiche sbagliate. I giovani hanno più volte ribadito la necessità di costriure impianti adeguati per lo smaltimento dei rifiuti, oltre a portare avanti una dura campagna di sensibilizzazione rivolta non solo ai cittadini ma alle amministrazioni in primis.

Ci auguriamo che le nostre proposte vengano prese in considerazione, e che ci vanga garantito il diritto di vivere in un ambiente salubre

SCRIVI UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome

- Advertisment -

più popolari