di Vanessa Mannino
Kempes Astolfi, 31 anni, di Civitavecchia, ha voglia di osare, di buttarsi e di tentare. Il suo progetto in poco tempo ha assunto le dimensioni di un vero e proprio fenomeno di massa. ‘ComeSto’ nasce da un’illuminazione avuta in un giorno qualunque a seguito di un articolo letto su un giornale che trattava di scatti fotografici: da lì la scintilla che si accende in Kempes e che diventa realtà, prima grazie ad un sito internet (www.comesto.it), poi con eventi live in tutta Italia.
Una posa a braccia aperte e un titolo che segue la parola ‘ComeSto’, che spiega la posa del momento, e il gioco è fatto: una gara non solo fotografica, ma anche letteraria.
Un’idea originale che all’inizio ha suscitato critiche e commenti negativi, ma che non ha di certo fatto venir meno a Kempes la voglia di tentare e immergersi a pieno ritmo nel suo progetto, continuando a mettere nella sua iniziativa una forte dose d’entusiasmo.
Dal 2004 ad oggi ComeSto ne ha fata di strada: ‘la posa’ attribuita al pioniere Astolfi è ormai un monopolio di cui tutti si nutrono: da Los Angeles alla Muraglia Cinese, ognuno cerca a suo modo di immortalare il proprio stare.
“Sorrisi, Speranze, Emozioni: preparatevi, che mi conosciate o no, a sapere che quello che si pensa, quello che si Sogna, quello che parte dalla nostra mente diviene Realtà, se veramente lo si vuole“, afferma Kempes, perchè ComeSto è nato da un sogno che si è fatto in poco tempo realtà assumendo contorni illimitati e indefiniti, oltre ogni aspettativa.
La gente in pochi mesi inizia a capire il senso di un’interpretazione che ognuno può liberamente dare ad uno scatto con un titolo. Il senso che Kempes dava alla sua trovata in poco tempo stava diventando il senso di tutti. La svolta arriva nel 2006 quando ComeSto passa dal mondo della rete a quello reale: Kempes, infatti, trasforma le migliaia di foto arrivate sul sito in calendari spiritosi e buffi, dove ognuno da ogni dove ha immortalato la propria foto ComeSto. Nel 2006 la tiratura è solo per “pochi intimi”, ma nel 2010 le copie sono oltre 100000.
Astolfi ci tiene nel precisare che i calendari non contegono solo le foto vincitrici ma tutte le opere fotografico/letterarie che colpiscono per idea originale, titolo, personaggio o tanto altro. “Non è necessariamente importante, nel concetto di Foto ComeSto, effettuare per forza uno scatto con stile impeccabile o con una bella ragazza: a vincere è l’idea” spiega Kempes.
A seguire nella crescita di ComeSto hanno fatto la loro comparsa gli eventi live: il ComeSto day a livello locale, o il primo Campionato Nazionale ComeSto a Rimini e Riccione il 5 Agosto del 2008 e infine un vero e proprio tour ComeSto, per un totale di 35000 presenze registrate solo nel 2009.
ComeSto attira allora la curiosità dei mass media che lo definiscono come un fenomeno che crea un Comportamento Attivo sulle persone, e a confermarlo sono gli occhi dello stesso Kempes da cui emerge l’essenza di quello che crea la sua gara fotografica: divertimento allo stato puro, non solo per lui, ma soprattutto per gli stessi partecipanti!
D’altronde ComeSto legittima la voglia di ognuno di noi di potersi esprimere liberamente, di decretare una sinergia profonda tra lo scatto e il titolo che la foto assume.
“Non Mollate mai. Se avete un Sogno, visualizzatelo. Siate felici già da subito dei vostri obiettivi. Vedeteli come fossero già raggiunti. Sognate, Visualizzate, Credeteci, Agite. E Vincerete.” E Kempes vi aspetta sabato 20 novembre, ore 14,30 a Piazza del Popolo per il flash mob ‘ComeSto Dance/Freeze’ per fare una mega coreografia in posa ComeSto con braccia aperte a formare un Mega Omino ComeSto alla fine del ballo. E poi tutti fermi per la foto della copertina del Calendario ComeSto 2011.