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Erri De Luca e il silenzio che sussiste

di Francesco Paolo Oreste
Il fatto non sussiste?

Erri De Luca e l'opera Azione-Reazione di Antonio Carotenuto ph by A. Carotenuto
Erri De Luca e l’opera Azione-Reazione di Antonio Carotenuto ph by A. Carotenuto

Il Tribunale di Torino ha assolto Erri De Luca dall’accusa d’istigazione a delinquere per la quale il PM aveva chiesto otto mesi di reclusione: il fatto non sussiste.
Esprimere la propria opinione non è un reato.
Nemmeno se chi la esprime, si chiama Erri De Luca, nemmeno se è un intellettuale che può essere letto e ascoltato da milioni di persone, nemmeno se quella che esprime e sostiene è una parola “contraria”.
Io e tutti quelli che continuavano a scrivere ovunque #iostoconerri non volevamo dire altro che questo. E avevamo ragione. E lo sapevamo. Perché prima di Erri, di me, di tutti gli altri, prima ancora del Tribunale di Torino, lo aveva detto la Costituzione, la legge delle leggi, la bussola.
Il fatto non sussiste, amen, non poteva essere diversamente.
Anzi, il diritto di esprimere la propria opinione diventa un dovere quando la voce è autorevole, quando la parola trova eco, quando l’opinione accarezza e leviga quella di molti altri.
Perché in uno Stato di Diritto la Legge ha bisogno di incontrare la Giustizia, perché lo spazio che le separa può essere colmato solo dalle parole, soprattutto da quelle che stridono, da quelle che raccontano il non-detto, da quelle che raccolgono gioie e dolori e le trasformano in preghiere o urla.
Perché una Democrazia matura non ha paura di ascoltare i propri pensieri, non si costringe alla stupida violenza della sorda coerenza, non si fa blandire da chi la spoglia mentre l’accarezza.
ph by ANSA/ Alessandro di Marco
ph by ANSA/ Alessandro di Marco

Invece, in questi due anni di processo, è stata democraticamente imbarazzante l’assenza di mille altre parole “autorevoli” che avrebbero dovuto affiancare e sostenere la parola contraria di Erri, prima ancora che fosse il Tribunale di Torino a sentenziare il suo diritto ad essere tale in uno stato di diritto, prima ancora di entrare nel merito del suo essere contraria, prima ancora di tutto.
Questo silenzio è stato una vergogna, come tante altre di un paese che (purtroppo) ha ancora bisogno di eroi normali come Erri e delle sue parole contrarie, che (per fortuna) ha magistrati che ricordano ancora lo spirito della Legge e che (evidentemente) non è ancora né uno Stato di diritto né una Democrazia matura.
E questo è un fatto che sussiste.

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