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DOPPIO SENSO: PERCORSI TATTILI ALLA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM

Di Marzia SantellaPeggy Guggenheim
Talvolta basta una sola persona per sovvertire l’ordine precostituito, una persona per mostrare ciò che era insito nelle cose ma che, è il caso di dirlo, non si poteva vedere. A Venezia questa persona è Valeria Bottalico. Grazie a lei il Peggy Guggenheim Museum, apre le porte affinché il proprio patrimonio artistico diventi accessibile, fruibile dalle persone con disabilità visive. Valeria Bottalico, ricercatrice e formatrice nell’ambito dell’accessibilità museale, ha ideato e curato l’innovativo progetto “Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim”. “L’atto visivo- spiega l’ideatrice- si compone di due canali percettivi: la vista ed il tatto. Conosciamo tutto ciò che ci attraversa e che percepiamo attraverso l’unione dei due sensi. Io, in questo progetto mi occuperò della vista e lo scultore non vedente, Felice Tagliaferri, del tatto attraverso il laboratorio con l’argilla. Peggy Guggenheim ebbe a dire: “Voglio che gli artisti trovino un laboratorio di nuove idee” ed è ciò che facciamo oggi: avviamo nuove strategie di fruizione dell’opera d’arte creando una comunità sempre più ampia e inclusiva intorno al museo”. Ecco che alcune opere della Collezione permanente: “Ritratto di Frau P. nel Sud” di Paul Klee, “Verso l’alto ( Empor)” di Vasily Kandinsky e “Giovane donna a forma di fiore” di Max Ernst e di due capolavori della mostra temporanea V.S. Gaitonde “Pittura come processo, kandinsky-verso-laltopittura come vita”, sono state riprodotte in rilievo su tavolette in resina ai fini della fruizione tattile: l’opera resa fruibile suscita sensazioni al tatto: attraverso il susseguirsi dei superfici ruvide o lisce, spigolose o morbide, si percepisce l’arte, l’intenzione dell’artista se ne colgono le sfaccettature, ne rimane l’emozione ed il ricordo.
Le stesse opere sono accompagnate da schede tecniche, redatte in Braille e in carattere grafico ad alta leggibilità, grazie alla collaborazione con l’Istituto Ciechi di Milano e saranno scaricabili in file audio anche nella sezione del sito dedicata attraverso la pagina web accessibile. Si tratta di un percorso sperimentale che abbraccia, idealmente, lo spirito, della Collezione Peggy Guggenheim: Contribuire alla conoscenza e alla diffusione dell’arte moderna e contemporanea in Italia e nel mondo. L’iniziativa raccoglie anche il diritto sancito nell’art.30 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità: “Gli Stati riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte, su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale (…)”.
In occasione di 4 incontri, che si svolgeranno presso la Collezione da domani 31 ottobre poi 14 novembre, 12 dicembre e 9 gennaio, i visitatori non vedenti, ipovedenti, ma anche vedenti, saranno invitati a prendere parte prima alla visita tattile guidati da Valeria Bottalico e, successivamente, seguiranno un laboratorio condotto dall’artista internazionale e insegnante d’arte, non vedente, Felice Tagliafeklee-frau-prri.
Lo scultore, fondatore della Chiesa dell’Arte, è noto per le sue sculture “non viste” lavora con creta, marmo, legno e pietra e conduce innumerevoli laboratori nei più prestigiosi musei italiani e internazionali. Con Tagliaferri, quindi verranno analizzate le opere fruite e verranno realizzati lavori che saranno tradotti in rilievo e accompagnati da schede tecniche. Contestualmente anche i bambini dai 6 ai 12 anni avranno l’occasione di partecipare a 4 workshop domenicali che si inseriscono nella programmazione dei Kids Day e saranno condotti, sempre da Felice Tagliaferri: 1° e 15 novembre, il 13 dicembre 2015 e il 10 gennaio 2016 dalle 15.00 alle 16.30.
Gli appuntamenti sono gratuiti e si svolgono alla Collezione Peggy Guggenheim Dorsoduro 701, Venezia. Le prenotazioni sono obbligatorie e si possono effettuare dal lunedì precedente ciascun appuntamento telefonando ai numeri 041/2405401/444.
Anche L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti- Onlus ha contribuito a promuovere il progetto che gode del patrocinio di ICOM (International Council of Museums Italia).
Il programma è reso possibile grazie al contributo di The Gordon and Llura Gund Fundation.
Il museo, con sede presso il Palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande, che fu l’abitazione di Peggy Guggenheim, ospita la Collezione Personale della mecenate americana, la collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulof inoltre il Giardino delle Sculture Nasher e mostre temporanee. La Collezione è di proprietà della Fondazione Solomon R. Guggenheim che la gestisce con il museo Solomon R. Guggenheim di New York e di Bilbao.
Tra più importanti musei in Italia per l’arte europea ed americana del ventesimo secolo, meta imprescindibile di un pubblico internazionale, diviene precursore di una ideale ed universale fruizione dell’immenso patrimonio culturale.

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