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Al Palazzo Reale di Milano apre la mostra: Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Epoque alla Grande Guerra.

Di Marzia Santella.

Milano evoca attraverso il suo programma dedicato all’arte del XIX e XX secolo, un periodo storico foriero di stravolgimenti. Mentre è in corso la mostra Alfons Mucha e Le Atmosfere Art Noveau, fino al 20 marzo,  si è inserita  la mostra: Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Epoque alla Grande Guerra, aperta dal 3 febbraio al 5 giugno 2016. Il Simbolismo, corrente artistica che nacque in Francia nel XIX secolo, si Giulio Aristide Sartorio Sirenamanifestò nella letteratura, nelle arti figurative e nella musica. Con il Simbolismo l’arte rivela, per “Segni”, una realtà che si pone e si contrappone alla coscienza. Le immagini che salgono dal profondo dell’essere umano si incontrano con le immagini che giungono dall’esterno. La tela diviene una superficie attraverso cui si attua una misteriosa osmosi. Il Simbolismo anticipa la concezione surrealista del segno come rivelazione della realtà profonda dell’essere, dell’esistenza inconscia. Curatori della mostra sono Fernando Mazzocca, Claudia Zevi con la collaborazione di Michel Draguet. Mazzocca ha definito il Simbolismo: “Il significato è ciò che sta sotto l’apparenza materiale reale. In ogni cosa c’è un significato nascosto”. Un alone di mistero, una dimensione onirica, a tratti demoniaca, connokhnopff_caressestano alcune sezioni dell’esposizione che si si estende in 21 sezioni tematiche nelle sale del piano nobile di Palazzo Reale. 150 le opere preDelville Orfeo Mortosentate contrapponendo, per la prima volta, i simbolisti italiKienerk Il silenzioani e quelli stranieri. Nelle sale potrete ammirare alcune opere di Gustav Klimt, Gustave Moreau, Odillon Redon, Franz Von Stuck, Ferdinand Hodler. Gli italiani Giulio Aristide Sartorio, Leo Putz, Giorgio Kienerk; tra gli scultori Leonardo Bistolfi e Amleto Cataldi. Una delle sezioni più scenografiche della mostra è composta dalle sale dedicate alla Sala dell’Arte e del Sogno allestita nella Biennale di Venezia del 1907 che consacrò il Simbolismo nel nostro Paese. La mostra, promossa da Milano- Cultura e prodotta da Gruppo 24 Ore Arthemisia Group, presenta, per la prima volta, capolavori del Simbolismo europeo come “Carezze” (L’Arte) di Fernand Khnopff, “La Testa di Orfeo” di Jean Delville entrambi provenienti da Musées Royaux Des Beaux Arts de Belgique di Bruxelles. “L’Eletto” enorme sublime opera di Ferdinand Hodler proveniente dall’ Hostaus Museum di Hagen e “Il Silenzio della Foresta” di Arnold Böcklin. La mostra si chiude con l’atmosfera fantastica de “Le Mille e una Notte” di Vittorio Zecchin realizzato alla vigilia della Grande Guerra. Il Simbolismo ha dato rilievo ai grandi valori universali della vita e della morte, dell’amore e del peccato alla continua ricerca dei misteri della natura e dell’umana esistenza suscitando incessantemente interesse e ammirazione dei visitatori.

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