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I regali di Natale di Antonella Ruggero

di Valeria Ferraro
I regali di Natale” è il nuovo doppio album di Antonella Ruggiero, in uscita questo weekend, interamente dedicato alla rilettura dei canti della tradizione natalizia nazionale e internazionale.
In copertina, Antonella fotografata a 27 mesi. Nella grafica del disco e del booklet, i testi dei canti e le fotografie dei giocattoli che ha ricevuto in regalo ogni  Natale della sua infanzia. “ Questi sono i regali di Natale che ricevevo di anno in anno”, ricorda la Ruggero. “Era un periodo dell’anno davvero straordinario, ammaliante ed era l’attesa di qualcosa di bello, e bella era proprio l’attesa. Immaginare, fantasticare, senza capire, ma semplicemente gioire, come solo i bambini sanno fare”.
La Ruggiero intraprende un cammino attraverso la tradizione storica del Natale, ripercorrendone le varie fasi, dall’Avvento alla nascita di Gesù, e poi gli Angeli, i pastori, le ninnananne e  i canti dell’inverno.
“Veni veni Emmanuel”; “Noel, Noel, è nato il redentor (oh holy night)”; “Il piccolo tamburino (the little drummer boy)”; “Panis Angelicus”; “Quem pastores laudavere”; “In notte placida”; “Duos isposos”; “Deck the halls”; “Mille cherubini in coro”; “Gaudete”; “Alberi di natale (o tannenbaum)”; “Gloria in excelsis deo (les anges dans nos campagnes)”; “God rest ye merry, gentlemen”; “Adeste fideles”; “O sanctissima (o du fröhliche)”; “Laudate dominum”; “ Noel, Noel (the first nowell)”; “Ave Maria”; “Stille Nacht (Astro del ciel); “Bianco Natale (White christmas)”
Questi i canti del doppio album, interamente realizzato in studio, tra Milano e Berlino, ad eccezione di “Bianco Natale” e “Stille Nacht”, registrati dal vivo a Betlemme e Gerusalemme con la prestigiosa orchestra sinfonica “I Virtuosi Italiani” – una delle formazioni più in vista del panorama classico e contemporaneo – e trasmessi da RaiUno il mattino del Natale di un anno fa.
Rapita da canti popolari, facili a trovarsi in prossimità delle feste, la Ruggiero si fa travolgere  da una musica di sapore squisitamente antico, e ripropone  il massimo patrimonio musicale natalizio, scelto con rigore filologico spaziando dal medioevo al   XX  secolo, passando per Mozart, Shubert, e cantando in italiano, latino, tedesco e dialetto sardo.
Momenti altissimi, accompagnati dai migliori musicisti italiani che, raffinati ed eleganti, impreziosiscono, senza disturbare, l’atmosfera semplice e raccolta che anima il vero natale:
Mark Harris (pianista americano storico collaboratore di Fabrizio De André), Massimo Moriconi (per anni contrabbassista nei dischi di Mina), Daniele Di Gregorio (percussionista e vibrafonista di Paolo Conte), Maurizio Colonna (grande virtuoso della chitarra classica), “Arkè String Quartet” (modernissimo quartetto frequentatore dei migliori palcoscenici mondiali), “I Virtuosi Italiani”, sino ad attingere alla crème del jazz italiano rappresentata da Paolo Di Sabatino, Stefano Dall’Ora, Ivan Ciccarelli, Massimo Manzi, Renzo Ruggieri, Davide Di Gregorio e “Oficina Guitart”.
Una strumentazione  minimale composta da pianoforte, contrabbasso, percussioni e fisarmonica; vibrafono, marimba e saxofono/flauto; duo di chitarre classiche e violoncello; quartetto d’archi, pianoforte, chitarra classica, uniti ad un utilizzo appena accennato dell’effettistica elettronica di Roberto Colombo.
Una ricerca di spiritualità che fa parte di un percorso, intrapreso sin
dal 2001, con “Luna crescente/Sacrarmonia”,  sviluppatosi nel tempo e apprezzato dal pubblico, con oltre 200 applauditissimi concerti in tutto il mondo.
Partendo dalle radici della tradizione musicale internazionale, attorno ad Antonella Ruggiero si sono avvicendati diversi organici musicali, da quelli più ristretti e cameristici, sino alla grande orchestra sinfonica, permettendo all’artista una lettura del repertorio da ogni possibile angolazione.
Ed ora il suo “dono” di Natale per noi: un intimo ricordo, nostalgico ed evocatore; l’unico che con la sua purezza, può farsi monito: l’augurio verso il ritorno ad un Natale semplicemente “cristiano”, e l’abbandono dell’attesa di un “vortice mosso dal business”.

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