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Premio Civitas 2016 ad Ezio Bosso e Tiziana Vanorio

I vincitori del Premio Civitas 2016 della XX edizione sono il maestro Ezio Bosso e Tiziana Vanorio.
Ezio Bosso
Ezio Bosso si esibirà, il 1 Luglio, nel Macellum-Tempio di Serapide di Pozzuoli, che per l’occasione diventerà un teatro a cielo aperto. Al termine del concerto riceverà il Premio Civitas 2016.
Ezio Bosso è un pianista, compositore e direttore d’orchestra torinese che si è affermato con la sua musica in tutto il mondo. La sua esibizione sul palco dell’Ariston a Sanremo 2016 ha emozionato milioni di italiani ed ha riscosso un enorme successo. «La musica siamo noi, la musica è una fortuna che condividiamo. Noi mettiamo le mani, ma ci insegna la cosa più importante che esiste, ascoltare. La musica è una vera magia, infatti, sapete che non a caso i direttori hanno la bacchetta, come i maghi, La musica mi ha dato il dono dell’ubiquità… e soprattutto è la nostra vera terapia.» E’ uno dei passaggi dell’intervista a Sanremo al termine della quale è scattata la standing ovation in sala.
Ezio Bosso da anni ormai è considerato come uno dei compositori e musicisti più influenti della sua generazione. Il suo stile, il suo approfondito lavoro sugli strumenti ad arco, così come il suo avvicinarsi a diversi linguaggi musicali e la sua ricerca sul concetto di musica empatica sono riconosciuti da pubblico e critica in tutto il mondo.
Sia come solista, che come direttore o in formazioni da camera si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali. Vincitore di importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia (unico non australiano a vincerlo), la sua musica viene richiesta nella danza, nel teatro e nel cinema dai più importanti coreografi e registi internazionali. Per Gabriele Salvatores ha composto la famosa e innovativa colonna sonora del film “Io non ho paura”. Nel 2015 il suo concerto alla Ikon Gallery è stato definito l’evento artistico dell’anno del Regno Unito. Lo scorso 26 Maggio ha ricevuto a Genova il disco d’oro per il suo lavoro “The 12th room” (12 stanze). «Noi uomini tendiamo a dare per scontate le cose belle. La vita è fatta di dodici stanze: nell’ultima, che non è l’ultima, perché è quella in cui si cambia, ricordiamo la prima. Quando nasciamo non la possiamo ricordare, perché non possiamo ancora ricordare, ma lì la ricordiamo, e siamo pronti a ricominciare e quindi siamo liberi».
Il maestro Bosso è affetto da SLA (sclerosi laterale amiotrofica) che non nasconde, ma nemmeno ama essere considerato per quello. In un’intervista a Vanity Fair, dice di sé – «Ho una malattia, ma non sono malato. È questa malattia che mi ha fatto entrare nella mia dodicesima stanza. Era buia. Per il solo fatto di esserci entrato, ho disimparato tutto: a parlare, camminare, suonare. E poi ho imparato tutto di nuovo. È come se fossi rinato. È stato sulla sua soglia che hanno cominciato a sbocciare delle cose, a cadere delle reti. Ho deciso, per la prima volta, di incidere un disco, ho trovato il coraggio di fare il primo tour da solo, senza altri: se sbaglio è colpa mia».
Tiziana Vanorio
Puteolana doc, insegna Geofisica alla Stanford University in California, dove dirige il Laboratorio di Fisica delle Rocce. Con il suo team ha condotto un’importantissima ricerca sulla composizione del sottosuolo flegreo, i cui risultati aprono la strada a nuove interpretazioni del fenomeno bradisismico. La rilevanza dello studio è stata tale da conquistare, nell’Agosto 2015, la copertina di “Science”, considerata una delle più prestigiose riviste in campo scientifico a livello mondiale.
Science signedCome è noto, i Campi Flegrei sono un vasto territorio caratterizzato da un’ampia depressione di origine vulcanica (caldera) in cui si trovano numerosi crateri, piccoli edifici vulcanici ed aree soggette a un vulcanismo di tipo secondario (fumarole, sorgenti termali), al centro dei quali sorge la città di Pozzuoli. L’intero territorio è storicamente caratterizzato da lente variazioni, abbassamenti e sollevamenti, del livello del suolo. Il fenomeno, noto come bradisismo, si verifica anche in altre caldere sparse in tutto il mondo, come quella di Yellowstone, negli Stati Uniti, ma solo nei Campi Flegrei raggiunge intensità elevate. Qui, inoltre, i microterremoti sono ritardati di mesi e non hanno elevate intensità, nonostante le ampie deformazioni del suolo.
Dall’analisi di carotaggi, effettuati negli anni ottanta a Pozzuoli, è emerso che le rocce, oltre ad avere un elevato contenuto di pozzolana, sono ricche di due minerali (tobermorite ed ettringite) che rendono particolarmente “flessibile” il sottosuolo flegreo. Ciò spiegherebbe la capacità della caldera di assorbire elevate deformazioni e di rilasciarle con ritardo attraverso l’attività sismica.
Tiziana Vanorio sarà a Pozzuoli per uno stage, con quindici suoi studenti, tra Giugno e Luglio, e durante la serata del 1 Luglio riceverà il Premio Civitas.
Tiziana Vanorio – Premi e riconoscimenti:
• NSF CAREER Award, National Science Foundation (2015)
• SPE Innovative Teaching Award, Society of Petroleum Engineering (2014)
• Editors’ Citation for the Brightspots of Geophysics, Society of Exploration Geophysics (2011)
• Best Paper of SEG and E&P Forum, Society of Exploration Geophysics (2010)
• EURY program, ranked among the top 5 outstanding young researchers in France, European Science Foundation (2005)
• Marie Curie Fellow, European Community, Marie Curie Grant (2002-2005)
• NATO Fellowship, Italian National Research Council (2000)

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