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La Grande Bellezza di Sorrentino al cinema in versione integrale

Torna al cinema in versione integrale La grande bellezza, il capolavoro di Paolo Sorrentino consacrato con l’Oscar nel 2014 per il migliore film straniero, e che ha fatto incetta di David di Donatello, Golden Globe, Nastri d’Argento. Solo per tre giorni, dal 27 al 29 giugno, con mezz’ora in più di scene tagliate rispetto alla precedente edizione, per un totale di 173 minuti.
Un modo per addentrarsi ancora di più nella randagia e dolente epopea di Jep Gambardella, giornalista mondano e disincantato flaneur ritagliato alla perfezione su un magistrale Toni Servillo alla ricerca disperata della “grande bellezza” ormai perduta con la sua giovinezza. Lui che vaga senza bussola in una Roma decadente, tra baccanali cafonal e radical chic in cui si mischiano vip, politicanti, imprenditori, prelati, intellettuali, tratteggiati tutti in maniera grottesca ma commovente. Una versione degenerata de La dolce vita felliniana, cui Sorrentino strizza l’occhio rielaborandola in chiave postmoderna per regalare un film amato e odiato allo stesso tempo, ma comunque imprescindibile e dal respiro internazionale.
Tra le scene reintegrate, c’è un’intervista di Gambardella a un anziano regista, interpretato da Giulio Brogi, il grande attore di teatro negli anni Sessanta (con Giorgio Strehler e Franco Zeffirelli) approdato poi al cinema (fratelli Taviani, Theo Angelopulos) e alla televisione. Il regista vagheggia con nostalgia di girare un ultimo film e ricorda come episodio emblematico il suo primo “incanto” di bambino: il giorno in cui viene montato a Milano il primo semaforo, metafora della modernità e del tempo che scorre inesorabile. Altro momento importante recuperato è il breve incontro tra il protagonista e la mamma di Ramona (Sabrina Ferilli), interpretata da Fiammetta Baralla, nota caratterista scomparsa proprio nel settembre del 2013. Brogi e Baralla comparivano infatti nei titoli di coda tra i ringraziamenti, ma le loro apparizioni come altro girato erano stati inizialmente messi da parte.
Diversi i personaggi che trovano spazio e voce: Orietta (Isabella Ferrari), Romano (Carlo Verdone), i nobili decaduti di cui si scopre il passato e soprattutto Ramona. La sovrabbondanza di stimoli rischiava di indisporre il pubblico esigente e le giurie internazionali, così il montaggio di Cristiano Travaglioli ha operato una scelta che è stata vincente. Ora che il film si è guadagnato un posto negli annali del cinema, è possibile il recupero di molte perle, che non fanno perdere il filo narrativo ma anzi lo arricchiscono, tanto da far parlare di “grandissima bellezza” (come da hashtag #lagrandissimabellezza). Una esperienza visiva imperdibile per gli appassionati, che regala ulteriore magia e complessità a una pellicola ormai divenuta un cult.
di Valentino Salvatore
La versione integrale viene presentata al cinema da Indigo Film, Medusa Film e Nexo Digital e in collaborazione con Sky Cinema HD.

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