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Seguendo l'amore con Nada e A Toy Orchestra sull'Isola che c'è

Una veste nuova per Nada, la cantante, scrittrice, cantautrice e attrice livornese che ha alle spalle più di quarant’anni di carriera e che negli anni ha offerto ai suoi fans molteplici aspetti della sua arte. Non ha mai interrotto il suo percorso creativo e la Malanima torna questa volta molto più rock grazie al supporto di A Toy Orchestra, band pop-rock intimista di estrazione sixties/seventies dalle melodie forti e malinconiche.
Sul palco di Villa Ada ieri sera Nada ci ha portato le novità del suo ultimo disco, L’amore devi seguirlo, suo diciottesimo lavoro in studio, dimostrando ancora una volta quante diverse sfumature può assumere la sua musica. Le tematiche sono sempre sue, l’amore è sempre alla base di ogni sua produzione e L’amore devi seguirlo, brano che dà il titolo all’album ne è l’esempio. Ma Nada lo guarda attraverso più forme, in Ballata Triste parla di un amore in cui non c’è comprensione né complicità e che si conclude in tragedia con un femminicidio.
Inoltre temi moderni come in La bestia che affronta paure contemporanee; Aprite le città, ballata nella quale è un personaggio napoletano, Gennaro, che viene scelto per raccontare l’immigrazione attuale. Nada ha conquistato negli anni una sua credibilità plurale, tanto che ai suoi concerti c’è sempre un pubblico eterogeneo che attraversa più generazioni. Ed è forse la sua capacità di passare da una leggerezza estrema al dramma più profondo, attraversando ironia e dolore a renderla così intrigante e sempre attuale.
di Marina Capasso
Foto di Serena De Angelis

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