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Annibale, Barletta celebra il condottiero in una grande mostra

Il 2 agosto nei sotterranei del Castello Svevo di Barletta inizia una mostra dedicata ad Annibale, il grande condottiero cartaginese che fece tremare Roma. La data e il luogo non sono casuali: proprio il 2 agosto del 216 a. C. il generale punico inflisse una pesantissima sconfitta ai romani nella località di Canne, proprio una ventina di chilometri dall’odierna Barletta, con una sapiente manovra a tenaglia entrata nei manuali che gettò nello sgomento i nemici, portando alla strage di decine di migliaia di legionari.
L’esposizione Annibale. Un viaggio durerà fino al 22 gennaio 2017 e prende spunto da un trascinante libro del reporter giramondo Paolo Rumiz. Vuole ricordare la figura di uno dei grandi oppositori della res publica, che per quasi vent’anni percorse la penisola tenendo sotto scatto i romani e sobillando la rivolta dei popoli italici. Un nome entrato nella leggenda nel bene e nel male, come simbolo di libertà e come tragico e sanguinario capo, modello di strategia per generazioni di generali. Ma anche sintesi di un mondo mediterraneo “globalizzato”, percorso da tante influenze: nato a Cartagine, colonia fenicia fondata migliaia di chilometri dalla madrepatria e crocevia di culture, percorse l’odierna Spagna, Francia e Italia guidando un esercito multietnico.
La mostra, curata da Filli Rossi con Angela Ciancio, Giovanni Brizzi, Luigi Malnati, è sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, organizzata da Comune di Barletta, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Puglia e Agenzia di Coesione Territoriale, e si affianca al progetto La rotta dei fenici, Itinerario culturale del Consiglio d’Europa. Ripercorre la vita del Barcide la storia del suo tempo inquieto, attraverso arte e archeologia. I pezzi arrivano da vari musei: l’Askos Policromo e il Morso di Cavallo dall’Antiquarium della vicina Canne, il Cratere e l’Elefantino dal Civico di Foggia, la testa di Eracle da quello di Lucera, la Stele di Geronio dalla Soprintendenza Archeologica del Molise, una selezione di monete e l’anello con nodo erculeo dall’Archeologico di Napoli, un elmo romano e un’urna di terracotta dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, l’Elmo Benacci dal Civico Archeologico di Bologna, il corredo da Spina con maschera punica da quello di Ferrara, un elmo con iscrizione in latino rinvenuto a Pizzighettone dal Museo Civico di Cremona, la spada con fodero di Remedello, il Torquis da Carpenedolo, la falera di Manerbio e l’elmo da Gottolengo custodite dai Musei Civici di Brescia, il corredo dei guerrieri cenomani rinvenuti a Flero dalla Soprintendenza della Lombardia, l’elefante di terracotta dal Museo Egizio di Torino e persino terracotte dal Louvre di Parigi. C’è anche il famoso busto di Annibale, custodito nelle Gallerie del Quirinale e prestato al museo del Bardo di Tunisi.
Oltre ai reperti e alle opere, il percorso è corredato da testi, video e installazioni multimediali per accompagnare il visitatore in questo viaggio nella storia, seguendo le orme del cartaginese in varie tappe. L’esposizione si snoda in otto sezioni: il contesto del Mediterraneo tra III e II secolo avanti Cristo, la metropoli di Cartagine, l’infanzia di Annibale con il giuramento di odio contro Roma, il viaggio avventuroso dalla penisola iberica all’Italia, l’invasione che culminò nella battaglia di Canne, gli anni successivi tra ozi di Capua e stallo fino al passaggio al santuario di Hera Lacinia presso Crotone con dedica scolpita in greco e punico, il viaggio di ritorno verso la natia Africa e lo scacco finale a Zama proprio a opera dei romani.
Informazioni:
Annibale. Un viaggio
Barletta, Castello Svevo
2 agosto 2016 – 22 gennaio 2017
Orari: 10- 20, lunedì chiuso
www.mostraannibale.org/
di Valentino Salvatore

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