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L'astice al veleno di Vincenzo Salemme

di Federica Costantini
Per questo Natale lo chef consiglia… ‘l’astice al veleno’!
A differenza di quanto si potrebbe pensare non si tratta di una stravagante portata che vedremo sulle tavole italiane durante le feste natalizie bensì il titolo del nuovo spettacolo di Vincenzo Salemme che, dopo il successo riscosso nelle precedenti tappe della tournèe, approda al Teatro Olimpico di Roma.
Qui vi resterà fino al 23 Gennaio, Capodanno compreso, per poi riprendere il tour in giro per la penisola (per le date http://www.vincenzosalemme.it/)
La commedia in due atti, diretta e scritta dallo stesso Vincenzo Salemme, racconta la storia di un’attrice (Benedetta Valanzano) che, innamorata e delusa del suo regista, a suo volta infelicemente sposato, decide di invitare a cena il suo amante per avvelenarlo mettendo fine alla sofferenza causata dalle innumerevoli promesse mai mantenute.
Nell’attesa che la cena avvelenata abbia inizio, però, arriva Gustavo (Vincenzo Salemme), un pony express che porta i doni delle feste alle compagnie teatrali e sconvolge la situazione. Ma a far ciò non è solo… ad animare l’intera vicenda, infatti, ci penseranno anche quattro figure molto particolari: una lavandaia del cinquecento (Antonella Morea), uno scugnizzo di Gemito (Antonio Guerriero), un poeta rivoluzionario tratto dal Regno delle Due Sicilie (Giovanni Ribò), un “munaciello” (Nicola Acunzo) figura mitologica dell’iconografia popolare napoletana.
Lo spettacolo che, come lo stesso Salemme ha affermato, punta a ‘far ridere nella tristezza’, lo fa con una soluzione alquanto innovativa che vuole rendere i tratti romantici in una chiave più comica ed arricchire quelli della farsa di sensazioni più forti con il surreale.
La metafora di un amore infelice permeato da malinconia e solitudine, portata in scena da Salemme, e ben nascosta dietro i lati coinvolgenti della sua comicità, è il dono che lo stesso attore intende fare al suo pubblico perché come lo stesso sottolinea ‘portare la gente al teatro è un compito affinchè il teatro torni ad essere di nuovo popolare e non un’arte per pochi’.

guarda l’intervista!

Vincenzo Salemme intervistato da Federica Costantini

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