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Oliviero Toscani: Autoritratto donato alla Galleria degli Uffizi

Strano davvero quanto la cruda verità possa diventare affascinante, avvolti come siamo dalla spirale dei convenevoli e dei condizionamenti. Oliviero Toscani incarna, si può dire da sempre, la voce controcorrente della società contemporanea e, maledettamente affascinante. Oliviero Toscani ha scelto il 7 settembre per la donazione del suo autoritratto alla Galleria degli Uffizi. Il fotografo italiano che più di ogni altro ha scelto di non cercare il consenso, di osare, di rompere tutto ciò che sembrava intoccabile. Sereno e soddisfatto di sé con un piglio nello sguardo tra l’impertinenza e la saggezza. La sua voce forte e ferma sembra esprimere una incontenibile voglia di scuotere una società che sembra sopita. Toscani è palesemente divertito, consapevole che le proprie parole, seppure crude e dissacratrici, acquistano un peso particolare, talvolta arrogante forse, ma molto spesso condivisibile.
Il suo autoritratto provocatorio ed evoca, Jack Nicholson nel film Shining.  Il suo commento: “È un onore: Toscani agli Uffizi. Un gran privilegio, per me. La fotografia è la comunicazione di massa: le foto ci permettono di farci un’opinione su ciò che non si conosce. Oggi il potere viene espresso attraverso le immagini. Se ci pensate l’immagine ferma è l’unica cosa che ci mette in difficoltà. La Fotografia ha la capacità di farci ragionare e prenderci le nostre responsabilità. L’unico modo di comunicare che ci tiene legati alla nostra coscienza”. Nella ex chiesa di San Pier Scheraggio erano presenti il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike SchmidtAntonio Godoli Architetto della Galleria degli Uffizi e responsabile del restauro della Sala del Camino, dove è stato collocato l’autoritratto. La donazione diventa punto di partenza della nuova tappa del suo progetto: “Razza Umana” e la Sala del Camino è diventato un set fotografico dove Toscani ha colto le immagini di alcuni visitatori. Achille Bonito Oliva ha scritto nel testo che accompagna il progetto: “Razza Umana” la serie di Oliviero Toscani è frutto di un soggetto collettivo, è lo studio che si compie da inviato speciale nella realtà della omologazione e globalizzazione. Con la sua ottica frontale consegna un’infinita galleria di ritratti che confermano il ruolo dell’arte e della fotografia nel rappresentare un valore che è quello della coesistenza delle differenze”.
Oliviero Toscani ha raccontato: “Alcune persone non volevano che le fotografassi asserendo che in tal modo gli avrei rubato l’anima. Mi intrigava, da fotografo, sapere che potevo rubare qualcosa di tangibile come l’anima. Penso che sia vero e si vede: le persone molto fotografate sembrano svuotate. L’anima si può fotografare: quando una persona ti guarda talvolta si crea un flusso, un’energia ed è questo flusso che cerco nel progetto Razza Umana. Per realizzarlo ho cercato di togliere l’estetica ed i virtuosismi che ancora trovo in certi fotografi che mi stanno sulle palle. L’ideale è una foto tessera. Se volete conoscere voi stessi aprite la carta d’identità e guardate la faccia che è lì, quella è la vostra anima”.
Si arricchisce, quindi, la Collezione degli Autoritratti della Galleria degli Uffizi, si arricchisce anche il complesso vasariano con la Sala del Camino appena restaurata. Si tratta del il ridotto o l’anticamera del Teatro mediceo di cui resta il portale di accesso in marmo. Interessante il recupero dell’antica porta in intagliato policromo e dorato (1572). La Galleria degli Uffizi e Oliviero Toscani: nulla è davvero distante.
di Marzia Santella

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