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La New Talent Jazz Orchestra incontra Pieranunzi

Si è svolto ieri sera, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il quinto ed ultimo appuntamento di Incontri in Jazz, rassegna ideata e diretta da Mario Corvini, musicista, arrangiatore e fondatore, ad ottobre del 2012, della New Talent Jazz Orchestra, ensemble di giovani talenti del panorama jazzistico italiano. Ai sax Diego Bettazzi, Vittorio Cuculo, Igor Marino, Emiliano Mazzenga e Riccardo Nebbiosi. Alle trombe
Andrea Priola, Stefano Monastra, Chiara Orlando, Nicola Tariello. Ai tromboni Mattia Collacchi, Stefano Coccia, Eugenio Renzetti e Federico Proietti. Luca Berardi alla chitarra, Marco Silvi al pianoforte, Nicolò Pagani al contrabbasso e Davide Sollazzi alla batteria.
La NTJO ha voluto omaggiare tra gli altri, in questo percorso, alcuni grandi nomi della musica jazz, come il batterista Roberto Gatto e la cantante Greta Panettieri.
Per l’appuntamento finale della rassegna, la New Talents Jazz Orchestra ha visto come ospite il pianista Enrico Pieranunzi, compositore ed arrangiatore di fama mondiale, sempre attento alle esigenze del proprio pubblico e dall’estrema generosità musicale. L’orchestra ha reinterpretato brani scritti dallo stesso Pieranunzi come Night Bird, brano che lo stesso autore definisce “di pura archeologia” ma che risulta sempre favolosamente piacevole. E non solo, dal 1980 ci propongono una splendida versione di Soft Journey dall’omonimo disco inciso con Chet Baker alla tromba. Certo non potevano mancare anche brani scritti e arrangiati dallo stesso Corvini, come Il regno di Grotz e Quiet Season. Momenti caldi e intensi, ma anche un divertente omaggio a Bob Brookmeyer con la sua Ding, Dong, Ding che struttura una partitura complessa su solo due note quasi “infantili”.
Gli artisti ci salutano con due ultimi brani scritti da Pieranunzi e arrangiati per l’occasione da Corvini, The extra something che allude a “quel qualcosa di più” che apparterrebbe ai musicisti jazz e ai loro strani e complicati mondi interiori e la più vigorosa Hentropy con la quale si chiude la serata. Ma il pubblico ancora voglioso chiede un ultimo bis. Accontenti con un salto nel 2009 con Five plus Five.
 

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