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Kyrahm: l'arte come attivismo

di Mario Masi
Autrice, regista, videoartista, performance artist internazionale, pittrice iperrealista, sociologa e antropologa, Kyrahm è da sempre attenta a tematiche sociali, ottenendo premi e riconoscimenti istituzionali in Italia e all’estero. La sua ricerca è oggetto di studio presso università e accademie in Europa, Stati Uniti e America Latina. Il suo lavoro è caratterizzato da opere dal forte impatto emotivo. Ha preso parte ad iniziative, eventi, mostre, rassegne, festival in tutto il mondo.
Con Julius Kaiser, videomaker e performance artist, ha fondato il progetto Human Installations.
In cosa consiste la performance del 21 marzo 2019 al Macro “DAVIDE E GOLIA/ Break The Wall /Bring out the Light” ?
La mia performance dal doppio titolo “DAVIDE e GOLIA  – Break The Wall / Bring Out The Light” è un invito alla partecipazione collettiva in occasione della Giornata in Memoria delle Vittime della Mafia. Le persone saranno coinvolte nell’abbattimento di un muro nero simbolico sul quale verranno proiettati dei video di ricerca sulla tematica. Esistono uomini che hanno rinunciato a tutto pur di perseguire la strada della legalità come Luigi Leonardi, l’imprenditore coraggio che ha detto di no alla camorra.
Il sottotesto della performance vuole comunicare che persone come lui non possono essere lasciate da sole, per questo sarà importante essere in tanti. Un lavoro che invita a non abbandonare Davide contro Golia.
Una luce molto forte splenderà dalle macerie: un ritorno alla bellezza, un omaggio alle vittime,verranno coinvolti esponenti dell’arte, della cultura ma anche persone comuni che sono le prime a dover essere sensibilizzate verso queste tematiche.
Per questo lavoro, che si svolgerà  tra Roma, New York, Napoli e Rostock di fatto è ancora tutto work-in- progress, ma è straordinaria  la disponibilità che sto ricevendo dalle persone, motivate a contribuire a questo progetto con entusiasmo.
Credo di aver coinvolto nei miei lavori da sempre “Guerrieri” in lotta: penso ai corpi in transizione in “Obsolescenza del genere”, al mio sangue ne “il Gioielliere” (una  performance contro la violenza alle donne”), al coinvolgimento dei migranti dal mare o alla fragilità della malattia in “Ecce (H)omo.
Mi sento molto vicina al concetto di arte come attivismo.
Com’è stato l’incontro con Luigi Leonardi?
Ho seguito la sua storia su internet e ho pensato che fosse un eroe contemporaneo come Peppino Impastato. Luigi sta affrontando una doppia battaglia: sia contro coloro che ha denunciato, sia per ottenere dei riconoscimenti di tutela da parte dello Stato.
Invito quindi le persone ad approfondire la sua storia.
Come è nata l’idea della performance?
Nel 2015 sono stata invitata a presentare il mio lavoro presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, durante quel periodo i ragazzi del corso di pittura tenuto da Rino Squillante stavano lavorando ad un progetto dal nome “Orgh!” sul tema de “la Terra dei Fuochi”. Mi sono da sempre occupata di tematiche sociali come carcere, migrazioni, diritti umani, ma è lì che è nata l’esigenza di elaborare un lavoro in memoria di persone come Falcone e Borsellino.
Hai affermato che la differenza tra performance artist e l’attore consiste fondamentalmente tra essere liutaio e essere strumento, cosa significa?
Personalmente considero il lavoro  del performance artist più vicino a quello dell’autore e del regista che a quello dell’attore. Nella performance art l’artista scrive la propria opera e la dirige.
Il liutaio, come il performance artist, costruisce i suoi strumenti, si fa operaio a servizio di un messaggio. L’Arte è la musica che ne esce e, a mio modesto parere, deve essere in grado di produrre un cambio di rotta, una svolta epocale.
Qual è la situazione della performance art in Italia?
Esistono artisti molto diversi tra loro, è importante come per tutte le arti riuscire a “fare rete”, creare connessioni e sinergie.
Quali sono gli altri prossimi eventi in programma?
Sono entrata da poco nella Galleria di Rappresentazione Holy Expo che ha preso in carico le mie opere  su www.holyexpo.com e con la quale conto di fare degli eventi nel 2019.
Da ottobre sarà inoltre attivata una campagna di crowfunding per la realizzazione della videoperformance “DAVIDE E GOLIA” e per la diffusione di questa azione dal forte messaggio sociale.
Sarà possibile anche partecipare virtualmente alla distruzione di ogni singolo mattone acquistandone un pezzo e permetterne quindi la realizzazione..
Per coloro che invece desiderano partecipare fisicamente il 21 marzo alla performance al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma possono scrivere su numerodoro@gmail.com lasciando i propri contatti e una presentazione con le proprie motivazioni.
Nel frattempo per 3 e il 4 dicembre 2018 sono stata invitata a presentare il mio lavoro presso l’Università di Rostock in Germania.
BLOG, SITI
Www.kyrahm.blogspot.com
www.humaninstallations.com
VIDEO:
www.vimeo.com/kyrahm

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