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La macabra eleganza delle figure di Takato Yamamoto

Metti
Takato Yamamoto eccentrico artista giapponese che ripropone in chiave moderna una tecnica artistica chiamata Ukiyo-e. In voga soprattutto dalla metà dell’800 fino agli inizi del 900, questa tecnica veniva usata per la produzione delle più comuni stampe giapponesi su legno.
Le sue visioni si disegnano in figure androgine dalla sessualità incerta che fluttuano in uno stato di perenne contemplazione ,ma potremmo anche dire di accidia, mentre attorno a loro si sviluppa un intricato spazio.
Figure disturbanti che si snodano in un sapiente mix di influenze artistiche e tecniche tradizionali, di manga e di sadismo declinato nelle forme più diverse.
All’epoca queste stampe raffiguravano per lo più scene di vita quotidiana, le attività lavorative e ricreative, quindi contadini e cortigiane, nonchè paesaggi.
Yamamoto le riscopre dandogli però una valenza molto più decadente, macabra ed erotica. I suoi soggetti sono tipicamente ragazzi efebi, delicati e apatici, immersi in un mondo surreale tra il sogno e l’incubo, dove si svela la presenza esplicita di mutilazioni, bondage e sesso.
E’ disarmante come tutto ciò sia rappresentato con delicatezza e quiete, caratterizzate da una calma arrendevole. I suoi soggetti grotteschi si posano su ambienti dove fiori, stoffe, farfalle e corpi mutilati diventano parte di un intreccio decorativo dall’impatto elegante.

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