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Teatro Torlonia, Teatro India e Istituto Culturale Coreano, ecco tutti i luoghi per conoscere la cultura coreana


Inizia all’insegna della musica la Korea Week, la settimana di eventi gratuiti che si tiene a Roma dal 26 novembre al 2 dicembre e che coinvolgerà musicisti tradizionali e non, ballerini e persino marionette coreane. Tutto alla scoperta di uno dei più affascinanti paesi dell’Estremo Oriente: la Repubblica di Corea.
La kermesse, promossa dell’Ambasciata Coreana, è coordinata dall’Istituto Culturale Coreano che ha organizzato un fitto calendario di eventi gratuiti e non, tutti all’insegna dell’arte coreana.
“L’Istituto Culturale Coreano – commenta il direttore Soo Myoung Lee, direttore dell’Istituto Culturale Coreano – è un luogo per presentare al pubblico italiano la cultura coreana, ma allo stesso tempo è anche un luogo tramite il quale desideriamo creare armonia con la cultura italiana. Il senso profondo della Korea Week è proprio questo: non solo presentare i nostri artisti, ma un modo in cui i nostri due Paesi possano conoscersi, entrare in sintonia e divenire pionieri di una nuova cultura”.
Dal food alla cultura: molti gli incontri previsti dalla manifestazione allestiti presso Palazzo Rondinini, Teatro Torlonia, Teatro India e Istituto Culturale Coreano. L’evento metterà a confronto e alla prova lo chef di Seul Woojoong Know (Kwonsooksoo Restaurant 2* Michelin) con ingredienti italiani e lo chef italiano Riccardo Di Giacinto con materie prime coreane. Tra le iniziative della “Korea Week” viene ricordato inoltre quello di apertura di lunedì 26 novembre con il K-Forum, convegno a Palazzo Rondinini organizzato dall’Istituto Affari Internazionali sugli accordi di partnership strategica tra la Repubblica di Corea e la Repubblica Italiana siglati il 18 ottobre alla presenza del Presidente Coreano Moon Jae-in e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Gli accordi riguardano il settore della tecnologia e della robotica, i servizi aerei per far crescere il commercio e il turismo, la difesa e la sicurezza. La kermesse chiuderà sabato 1 e domenica 2 dicembre con una rappresentazione teatrale inserita nel cartellone del Teatro India che unisce marionette, recitazione, mimo e danza coreana.Gli spettacoli previsti della Korea Week sono all’insegna dell’arte coreana più raffinata.
La Korea Week si aprirà, lunedì 26 novembre, con il K Forum un convegno a Palazzo Rondinini organizzato dall’Istituto Affari Internazionali sugli importanti accordi di partnership strategica tra Italia e Sud Corea siglati il 18 ottobre alla presenza del presidente coreano Moon Jae-in e del presidente del consiglio Giuseppe Conte. Gli accordi riguardano il settore della tecnologia e della robotica, i servizi aerei per far crescere il commercio e il turismo, la difesa e la sicurezza.
Martedì 27 novembre, sarà la splendida cornice del Teatro Torlonia (Via Lazzaro Spallanzani 1A) ad ospitare le performance dedicate alla tradizione coreana (K-TRADITIONAL): percussioni, danze tradizionali, esecuzione Haegeum (violino tradizionale coreano), Geomungo (strumento a corda tradizionale) e tante altre esibizioni di strumenti coreani.
Riflettori puntati, mercoledì 28 novembre, sulla musica coreana: ancora al teatro Torlonia, il K-JAZZ segnerà l’incontro tra il tradizionale e il moderno, tra l’Oriente e l’Occidente. A partire dalle ore 19 si esibirà il gruppo Barim nel concerto “Notte di Jazz”.
K-Forum, K – Traditional e K-Jazz sono ad ingresso gratuito, fino esaurimento posti.
Per conoscere la K-ART all’Istituto Culturale Coreano, in Via Nomentana 12 sarà inaugurata giovedì 29 novembre la mostra “Un giorno di vento”, incisioni in legno su carta Hanji dell’artista Lee Chul Soo. La mostra si chiuderà il 28 dicembre.
La carta tradizionale Hanji è un vero proprio trait d’union tra Corea e Italia, inserita ufficialmente tra i materiali adatti al restauro dell’immenso patrimonio cartaceo italiano. Lee Chulsoon la interpreta in maniera contemporanea. Nato nel 1954 a Seoul, Lee è da un lato un artista eminentemente politico che, attraverso i suoi disegni, analizza la società coreana contemporanea in cui molti contadini e operai popolano le sue visioni. Allo stesso modo, l’artista viene ispirato dalla propria vita personale (è diventato un coltivatore di riso e buddista degli anni ’90) con particolare interesse per il rapporto tra l’uomo e il suo ambiente.
La kermesse si chiuderà sabato 1 e domenica 2 dicembre con una rappresentazione teatrale inserita nel cartellone del Teatro India (unico evento a pagamento ingresso euro 10, ridotto 7 euro) che unisce marionette, recitazione, mimo e danza coreana. Nella K-THEATRE, la Guerra di Corea viene raccontata dal punto di vista della piccola protagonista Dallae.
PROGRAMMA COMPLETO:
K-Forum / Lunedì 26 novembre 2018, Palazzo Rondanini (15.00)
Forum sugli Accordi di Partnership Strategica Corea-Italia
L’Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali IAI, presenta la conferenza “Italy and Korea: Ushering in the New Era of Strategic Partnership”.
Daranno il benvenuto il Presidente dello IAI Ferdinando Nelli Feroci, l’Ambasciatore della Repubblica di Corea in Italia Jong-hyun Choi, e il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Manlio Di Stefano.
La prima sessione riguarda la risoluzione pacifica della questione nucleare, interverranno il Direttore dello IAI Nathalie Tocci, il Ricercatore dell’Istituto Coreano per l’Unificazione Nazionale Ki-young Sung, e il Presidente della terza Commissione permanente Affari esteri della Camera dei Deputati Marta Grande.
La seconda sessione invece tratta le relazioni commerciali bilaterali, con il Vice Presidente dello IAI Ettore Greco, il Ricercatore dell’Istituto Coreano per la Politica Economica Internazionale Heung-chong Kim, e il Direttore dell’agenzia ICE per promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Antonino Laspina.
* Evento: Gib-De-Song-Um 집대성음, L’Unione e L’Apoteosi dei Suoni
* Nome Gruppo: JungArt
* Sintesi: Performance percussioni, danza tradizionale, esecuzione Haegeum (sorta di violino tradizionale coreano), Geomungo (strumento a corda tradizionale) e tante altre esibizioni di strumenti tradizionali.
Programma nel dettaglio
1. 칠채푸리 ChilchaePuri – JinMyeong Group
Opera basata sullo studio del canto popolare ‘Chilchae’ delle campagne delle regioni ChungCheong e Kyeonggi, questa ha rafforzato il ritmo vario tipico del Chilchae in maniera molto giocosa. Con queste variazioni di ritmo si può notare con sorpresa il passaggio da momenti lenti a quelli piu’ forti e movimentati.
2. 산조합주 Sanjo Ensemble – Haegeum: Kim Youngjae / Geomunggo: Lee Hyeonghwan, Jung Minjo / Jangdan: Kim Seonho
Il Sanjo è una esibizione solista che prende spunto dallo schema della musica cerimoniale sciamanica delle regioni meridionali, mentre il Sanjohapju è una esibizione ensemble di strumenti tradizionali che suonano le basi del Sanjo, con l’aggiunta nell’intermezzo di qualche tocco di perizia dell’esecutore.
3. 사랑의 춤 Danza d’amore – Byungchang – Lee Youngshin / Danza – ChumPan / Jangdan – Kim Seonho
La canzone d’amore è la canzone rappresentativa del racconto di Chunhyang. Questa opera esprime l’amore tra Chunhyang e LeeMongRyong dopo la loro promessa di matrimonio. La danza d’amore racconta con i gesti di ChumPan ciò che viene espresso nella canzone d’amore con il Gayageum.
4. 돌GO DolGo – JinMyeong Group
L’origine di questa esibizione viene dagli scambi di battute sarcastiche tra i giocolieri del Namsadang Nori mentre girano dei piattini su delle asticelle. Essendo le battute troppo difficili da capire per il pubblico attuale e per quello straniero, queste sono state cancellate definitivamente per essere sostituite da movimenti che suscitano risate e tanto divertimento, accompagnati da melodie comuni agli spettatori del XXI secolo.
5.아리랑연곡 Arirang————-Haegeum: Kim Youngjae / Jangdan: Kim Seonho
Canzone tradizionale coreana considerata inno non ufficiale della Corea e nominata Patrimonio Orale e Immateriale dell’Unesco. I temi di questa canzone sono l’incontro, la tristezza, la gioia e la felicità.
6. 진도북춤 Danza di Tamburo ‘Jindo’
Danza – ChumPan, JinMyeong Group, Taepyeongso – Kim Seonho
Jindo Buk-Chum è originariamente parte di una danza tamburo nella provincia Jindo, un quartiere in Corea del Sud. A differenza di altre regioni in Corea, la provincia Jindo utilizza entrambi i lati del tamburo con la bacchetta in ogni mano che si esprime le melodie delicate e ritmi.
7. 판굿 Pangut
Danza – ChumPan, JinMyeong Group, Taepyeongso – Kim Seonho
Il PanGut e` una tipologia di esecuzione con danza che fanno parte dei Pungmulnori (genere di musica basata sugli strumenti a percussione) ed e` caratterizzato da movimenti spettacolari e acrobazie. E` un’esecuzione in
cui il pubblico e gli esecutori possono condividere l’euforia dello spettacolo.
Cast
◎ Geomungo, Haegeum – Kim Youngjae – Possessore del Patrimonio Culturale Immateriale Nazionale n. 16 Sanjo del Geomungo – Medaglia al Valor Civile Seogryu – Premio delle Arti e della Cultura della Repubblica di Corea
◎ Geomungo – Lee Hyeonghwan – Candidato-possessore del Patrimonio Culturale Immateriale Nazionale n. 16 del Sanjo del Geomungo – Presidente della Società di Studi per Formazione della Musica Tradizionale Coreana
◎ Gayageum Byungchang – Lee Youngshin 이영신 – Candidato-possessore del Patrimonio Culturale Immateriale Nazionale n. 23 Sanjo del Gayageum e del Byungchang – Vincitrice del premio presidenziale alla 22a edizione della Grande Competizione Nazionale di Musica Tradizionale a Kyeongjoo, patrimonio culturale Silla – Direttrice del World Music Brisbourne
◎ Geomungo – Jeong Minjo – Candidato-Discepolo del Patrimonio Culturale Immateriale Nazionale n. 16 Sanjo del Geomungo – Vincitrice della 5a Edizione del Concorso di Musica Tradizionale Coreana
◎ Gruppo Percussioni JinMyeong Ereditando, e di conseguenza implementando la musica tradizionale coreana, questo gruppo è famoso per contribuire alla globalizzazione della musica tradizionale coreana, adattandola alla generazione attuale.
◎ Gruppo di danza tradizionale ChumPan Gruppo che con la danza unisce l’attuale con il tradizionale, regalando nuove e particolari emozioni al pubblico.
◎ Jangdan, Taepyeongso – Kim Seonho – Vincitore della 7a Edizione Concorso Nazionale Kisan di Musica Tradizionale Coreana (Premio Ministeriale) – Direttore musicale della Associazione Musica folkloristica ‘Suri’
K-Jazz / Mercoledì 28 Novembre (19:00) – Teatro Torlonia
* Evento: Notte di K-Jazz
* Nome Gruppo: Barim
* Descrizione: L’incontro tra la musica popolare coreana e il jazz dà vita ad un genere unico che racchiude in sè l’armonia tra il tradizionale e il moderno, tra l’Oriente e l’Occidente. Brani della musica tradizionale coreana come ‘Ganggangsullae’ (che è patrimonio immateriale della Corea e nel settmbre del 2009 è stato selezionato come patrimonio immateriale UNESCO) viene interpretata in chiave jazz.
K-Art / Giovedì – Inaugurazione 29 Novembre (19:00) – Istituto Culturale Coreano
* Evento: “Un giorno di vento”, Mostra Incisioni su carta Hanji Lee Chul Soo
* Artista invitato: Lee Chul Soo
* Periodo mostra: 30 novembre – 28 dicembre
* Descrizione: Le eleganti e allo stesso tempo sobrie incisioni su carta Hanji dell’artista Lee Chul Soo hanno una loro precisa filosofia e vengono definite ‘incisioni poetiche’ dalla critica. La mostra è stata già in tour in diversi paesi: Ungheria (Budapest, set.2017) / Spagna (Madrid, feb.2018) / Germania (Berlino, mar.2018) / Francia (Parigi, apr.2018) / Belgio (Bruxelles, giu.2018) / Kazakhstan (Astana, ott.2018)
Biografia artista
Lee Chul Soo è nato nel 1954 e si è avvicinato in giovane età, da autodidatta, al mondo dell’arte. La sua prima grande mostra fu a Seul nel 1981, ma nel corso degli anni 80 fu attivo anche politicamente con il Movimento Arte Democratica per il Popolo.
Nel 1987 si trasferì in campagna con la famiglia, in una piccola fattoria di riso: qui l’artista coltiva gran parte del proprio cibo e realizza xilografie a mano, in modo tradizionale su carta di gelso.
Lee Chul Soo è un praticante buddista Zen ed un attento osservatore, le sue opere riflettono la sua vita di coltivatore di riso ed il suo rapporto diretto con la natura. Le riflessioni poetiche di Lee riflettono infatti la relazione che gli uomini hanno con l’ambiente naturale e con i familiari.
K-Theatre / Sabato 1° dicembre (19:00) e domenica 2 dicembre (11:00) – Teatro India
* Evento: Dallae’s Story
* Sintesi: Una rappresentazione teatrale che unisce in sé marionette, recitazione teatrale, mimo e danza coreana. La Guerra di Corea viene raccontata dal punto di vista della piccola protagonista Dallae.
Dallae’s Story porta in scena il mondo visto dagli occhi di una bambina. Le stagioni modellano il tempo e la sua storia: in primavera la ragazza ammira i fiori, in estate va a pescare con suo padre, in autunno insegue libellule o raccoglie frutta con i suoi genitori, e in inverno costruisce un pupazzo di neve. Quando suo padre si avvia inaspettatamente alla guerra, i suoi giorni felici e spensierati finiscono. Nella sua solitudine, la piccola eroina inizia a vivere una vita di fantasia…. Quale sarà la sua immaginazione e i suoi desideri, e cosa porteranno i suoi sogni? Questo è uno spettacolo coreano senza parole, composto da scene raffinate interpretate da burattini e attori.

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