Ci vuole più coraggio a cambiare o a rimanere uguali a se stessi?
Emilio Solfrizzi, Paola Minaccioni, Fabio Ferrari e Viviana Altieri fanno si che gli spettatori si interroghino su questo dilemma. Mettono in scena una commedia dei nostri giorni, con un susseguirsi di battute incalzanti che suscitano l’ilarità del pubblico, ma che nello stesso tempo fanno riflettere amaramente sulla condizione in cui ciascuno di noi vive. Attraverso un flusso di coscienza ad alta voce, narrano a se stessi e al pubblico la propria storia dove è così facile immedesimarsi.
Emma, giovane di belle speranze che ancora non conosce l’aspetto abitudinario della vita, sconvolge l’esistenza di Patrick, uomo di mezza età, che lascia moglie e figli per lei. Invitati a cena dal migliore amico di sempre di lui e da sua moglie, portano scompiglio nelle certezze della coppia. Daniel e Isabelle, spostati ormai da anni, durante la cena iniziano a smantellare, infatti, più o meno volontariamente, il loro sicuro rapporto, interrogandosi sulle vere e più profonde esigenze di ognuno. A chiusura dello spettacolo decidono, per mancanza di coraggio, di continuare la loro storia e di abbellire di nuovi cliché il loro luogo sicuro seppur chiuso alle novità, così come spesso accade nella vita reale.
Battute fitte, flussi di coscienza, tempi comici rispettati al millesimo di secondo. Due ore e trenta di spettacolo forse sono tante, però restituiscono in pieno la pesantezza dei meccanismi interiori portati in scena ma anche vissuti da ognuno di noi. Questo spettacolo teatrale che ci insegna che in fondo, per cambiare, il coraggio lo si deve trovare solo in sé stessi. Quindi ci vuole più coraggio a cambiare o a rimanere incastrati nella propria routine?
di Marina Capasso
A TESTA IN GIU’ – L’envers du decor – Teatro Ambra Jovinelli – fino al 1 dicembre
Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni in 'A testa in giù': per cambiare, il coraggio lo si deve trovare solo in sé stessi
