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Natale tra genitori separati: come gestire al meglio le festività

Il Natale è un periodo molto importante  per tutto ciò che tale festività rappresenta nella tradizione e nei ricordi personali. In situazioni di separazione o divorzio le difficoltà spesso aumentano.  La divisione dei giorni di vacanza e di festa vera e propria può diventare campo di lotta.
Per questo motivo occorre stare attenti ad alcuni dettagli al fine di evitare che la conflittualità venga esacerbata e i rancori, eventualmente latenti, possano nuovamente riaffiorare.
Innanzitutto è bene precisare che non esiste una regola di legge che disciplini il comportamento dei genitori, non a caso il principio alla base di tutto questo ambito del diritto è la priorità del benessere dei figli. Infatti sarebbe impossibile dettare una regola a priori, in quanto le esigenze familiari sono tante e le norme devono offrire principi e non regole prefissate. Esistono prassi diffuse che i giudici applicano quando devono decidere in assenza di un accordo tra i genitori e in presenza di situazioni che non presentano particolarità. L’organizzazione tipica scelta nelle separazioni consensuali è quella di prevedere una suddivisione delle festività tra i due genitori ad anni alterni sempreché non ci siano esigenze specifiche. Una soluzione ottimale potrebbe essere quella di trascorrere il Natale oppure il Capodanno insieme, mamma e papà separati sotto lo stesso tetto. Magari dai parenti di uno dei due che sono rimasti piu’ affezionati all’altro, molto spesso in compagnia dei nuovi partner o nuovi coniugi con i fratelli dei bambini nati dalle nuove unioni. Ma questa possibilità troppe volte rimane una mera chimera.
Ad ogni buon conto ogni organizzazione è possibile  purchè sia rispettosa di tutti. Per il bene dei bambini è necessario che mamma e papà si accordino su come gestire al meglio le festività in quanto a prescindere dalla separazione è diritto dovere di ogni genitore continuare a ricoprire il proprio ruolo.  E’ importante, inoltre, coinvolgere i bambini nelle scelte, evitando domande tipo: “ Con chi vorresti trascorrere il …”. I bambini non devono scegliere  bensi devono essere coinvolti. Domande del genere potrebbero solamente  sviluppare in loro  conflitti di lealtà con conseguenze molto negative. E’ pero’ importante mettersi nei panni dei piccoli ed empatizzare con questi ultimi andando incontro alle loro esigenze e desideri. Questo è possibile solo ascoltandoli in maniera autentica, mettendo da parte rancori e conflittualità. Se ad esempio, il bambino vuole stare con il papà la Vigilia di Natale perché ci saranno anche i suoi cuginetti, sarebbe bello che fossimo noi stessi a proporre quella soluzione. Infatti è molto importante trasmettere serenità, evitando di farci vedere addolorati per tali scelte.
Anche una videochiamata, una foto che ci permetta di condividere , anche se a distanza, i momenti di gioia con l’uno o l’altro genitore, consentono di far percepire che mamma e papà concretamente e non solo a parole continueranno ad essere e a fare i genitori. Un aiuto concreto ai genitori per fronteggiare simili situazioni può essere la mediazione familiare: un percorso volontario che consente ai genitori di poter ritrovare una comunicazione funzionale che favorisca il dialogo e quindi renda più facile riorganizzare quella nuova vita. La separazione è un momento drammatico che travolge tutti i componenti familiari, tuttavia anche di fronte a simili eventi il benessere dei figli deve sempre continuare ad essere l’obiettivo condiviso e primario e la mediazione familiare può aiutare queste due persone a non dimenticare di essere nonostante tutto genitori per sempre.
di Mariella Romano

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