L’informazione legale contro chi pratica informazione come esercizio abusivo.
Questo in base alla decisione presa dalla corte di cassazione che condanna chi diffonde notizie attraverso reti e canali non ufficialmente registrati.
Per la tutela degli editori che pagano regolarmente le tasse al tribunale di competenza.
L’utilizzo dei social network, degli smartphone o anche la radio, nel caso di specie, fornisce a chiunque la possibilità di diffondere notizie, senza alcuna autorizzazione.
Secondo la legge “Nessun giornale o periodico può essere pubblicato se non è registrato presso la cancelleria del tribunale, nella cui circoscrizione la pubblicazione deve effettuarsi”. Ciò vale anche per radio e le web tv.
L’argomento è da tempo motivo di discussione. C’è infatti chi ritiene che l’informazione debba essere libera e indipendente e che chi voglia, con buon senso, diffondere notizie possa liberamente farlo. Nella realtà non è così semplice in quanto verrebbe meno la tutela di chi, iscritto, paga regolarmente le tasse annuali per pubblicare notizie ufficiali.