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Il punto su lavoro e pandemia

Non ci troviamo soltanto sommersi da un’emergenza sanitaria ma anche da una grave crisi economica del mercato del lavoro, che sta avendo un enorme impatto sulla vita delle persone su scala mondiale.
Secondo le stime preliminari dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), con la crisi economica e del lavoro causata dalla pandemia, c’è stato un aumento della disoccupazione globale che va da 5,3 a 24,7 milioni.
L’OIL stima che tra 8,8 e 35 milioni di persone in più si troveranno in condizioni di povertà lavorativa in tutto il mondo a breve.
Gli effetti della crisi sulle ore lavorate e sul reddito sono imponenti. Si stima che nel secondo trimestre del 2020 il numero di ore lavorate nel mondo si ridurrà del 6,7 per cento, equivalenti a 195 milioni di lavori a tempo pieno. Questa crisi potrebbe avere un impatto maggiore su alcuni gruppi di lavoratori e lavoratrici, aumentando le disuguaglianze. Tra questi, le persone che svolgono lavori meno protetti e meno retribuiti includono i giovani e i lavoratori anziani, le lavoratrici.
La strategia dell’OIL per limitare e contenere gli effetti era strutturata su quattro pilastri principali: (i) proteggere i lavoratori e le lavoratrici nei luoghi di lavoro; (ii) sostenere l’economia e la domanda di lavoro; (iii) supportare il lavoro e i redditi; e (iv) trovare soluzioni condivise attraverso il dialogo sociale.
Ma nemmeno l’adozione tempestiva di queste misure coordinate ha potuto limitarne l’impatto.
Sono state addottate norme internazionali per guidare le politiche e gli interventi dei governi, dei datori di lavoro e dei sindacati dei 187 Paesi membri dell’OIL.
Norme che dovevano promuovere il lavoro dignitoso per una ripresa economica equa e sostenibile, concentrate su due obiettivi immediati: misure di protezione della salute e sostegno economico sia dal lato della domanda che dell’offerta.
Il punto?
Ora vi è urgenza di una manovra immediata di protezione per i lavoratori e per le loro famiglie attraverso il rafforzamento delle politiche sulle misure di salute e di sicurezza sul lavoro. Servono risposte tempestive e coordinate, a sostegno dell’occupazione e del reddito, a supportare le imprese e sostenere l’economia e la domanda di lavoro con misure efficaci e socialmente accettabili.

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