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Vi presento un poeta: Imperatrice Bruno

Questa settimana Antonietta Gnerre ha scelto tre testi di Imperatrice Bruno. La nostra giovane autrice racconta, con una forza che sorprende, la grammatica dell’amore. L’amore che resiste di fronte ai mali del mondo come balsamo per lenire ferite e dissapori. Bruno, in un tempo disarmante come quello che stiamo vivendo, parla attraverso un alone di spiritualità che ci avvolge.

Imperatrice Bruno

Rallenta.
Una verità prematura
è troppo angusta per due amanti.
Non abbiamo bisogno
di teoremi e dichiarazioni
che svestano l’universo
o che cantino con la morte.

Rallenta.
Noi abbiamo bisogno degli alberi rugosi e
di un selciato caldo a mezzogiorno,
noi abbiamo bisogno di spazio
e di silenzio
e di abiti
per sfiorarci i palmi piano
e sentirci nudi come
i primi fiori al mondo

*

Non temere di dirmi ti amo.

Mostrami gli orizzonti delle tue paure:
lì, dove sorgono le ombre e
i venti gelidi, svelami il ramo
incallito e nudo
della tua spina dorsale.

Svelami gli istinti
che risalgono le vene,
donami col corpo
un assolo che sappia
di vergine terra.

Svelati e suonati
come chitarra d’amore
e non temere di affidarmi il bene
che non riesci a domare

*

Le tue mani nude
sul mio corpo nudo,
sui pensieri più casti,
sulla fiducia più vera
e una catena di baci
lenti
interrotti solo per
respirare

sono, ora,
la preghiera della sera.

Imperatrice Bruno è nata ad Ariano Irpino (AV) il 27 maggio 2001. Ex studentessa di liceo classico, è iscritta all’università commerciale Luigi Bocconi.

Ha pubblicato la silloge Costellazioni di emozioni (Aletti, 2018). Nel 2019 ha vinto il 14° concorso Internazionale di poesia inedita “Dedicato a… Poesie da ricordare”. Nel 2020 alcuni suoi testi compaiono su La Repubblica nella sezione “Bottega della poesia”. I suoi brani sono stati tradotti in più lingue.

di Antonietta Gnerre

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