#allenamentoallafelicita: numero2
Di una cena fuori sono meravigliosi due momenti :
L’attesa
e il rientro, quando ci ripensi.
E non importa se sia una nuova conoscenza o i vecchi amici che sono “casa” sempre e comunque.
Questa solitudine ti riempie il cuore e ti allena alla felicità.
Metti ieri sera.
Ci sono serate in cui si fa bene al cuore.
Serate che dovrebbero essere prescritte dai medici e passate gratis dalla mutua. Serate in cui il cibo non è poi tutto sto granché, nonostante il contesto pretenziosetto e l’aria un po’ snob.
Ci sono serate in cui ti specchi in chi ti sta di fronte, e scopri le tue carte, anzi le tue scartine, e metti a terra nonostante tutto, sapendo che non puoi perdere, perché mai verrai giudicata.
Serate dove parti perfettina con il tacco alto, le mani curate e la messa in piega e finisci per essere un disastro, trucco sciolto, faccia congestionata, lacrime agli occhi. Ed è un bel modo di essere un disastro, il migliore possibile a pensarci su, se sono le risate a renderti scomposta e vera.
Serate che continuano pure la mattina dopo. Ci zuccheri il caffè col sorrisetto ebete che ti è rimasto sul viso insieme al rimmel che non hai tolto, e al jeans scivolato giù dalla sedia, pure lui sfinito e pago della sera prima. Sorridi perché ripensi a certe battute strette strette, veloci veloci e così sottili e immediate che solo in napoletano si possono dire, e sai che finiranno a buon diritto nel vocabolario comune delle amicizie, nella sezione ” rimandi e note a margine” , per cui un giorno del futuro, magari un giorno di pioggia, basterà citare una parola, una sola, ma quella esatta, per sciogliere il laccio della ridarella, e l’amica coglierà al volo e riderà pure lei al ricordo di quella volta ed è così che in fondo si sostanziano le amicizie, di mattoni impastati di profondità e leggerezza.
Ci sono serate in cui si costruiscono castelli in aria e ponti levatoi tra te e il mondo, e per fortuna che te ne accorgi, ma dopo, sennò la solennità del momento ti schiaccerebbe.
Ci sono serate in cui.
E l’altro ieri è stata una di quelle.
#allenamentoallafelicita
di Lidia Monda 
