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Vi presento un poeta: Giovanna Albi

Questa settimana Antonietta Gnerre ha scelto delle poesie di Giovanna Albi. La poesia oscilla tra il dicibile e l'indicibile. È un vettore filosofico e spirituale che filtra il pensiero, orienta lo scavo interiore verso l'abbandono vigile e teso della pagina.

Giovanna Albi

Madre

I tuoi occhi spenti sono vita per me,
mi guardi e non vedi:ci sono per te.
Ascolto di notte il tuo lento respiro
ti spegni ogni giorno sul dolore che sento.
Ti amo, madre, come nessuno mai,
tu madre coraggio, tu figlia del tempo,
la guerra ti fece forte e temprata
ma il male ti colse in giovane età.
Tu non ricordi: io sono la figlia,
quella voluta con viva passione
Or giaci per sempre nel buio pensiero,
non ridi, non parli, ma ci sei ancora.
Ci sono per te, sebbene trafitta
da cieco dolore.

***

Amore

Non ricordo il punto del mondo
In cui il mio sguardo posò su di te
Forse nel Kaos originario
Da cui prendono forma
I desideri pulsanti
Nella tempia sinistra
Dalla parte del cuore.
Non ricordo neppure se ti vidi
Ma certo ti sentii sulla spina dorsale
Che mi tiene eretta mentre vorrei giacere
E lasciata come una cosa a riposare.
Ma tu mi pungoli dentro come una domanda
Che non dà pace né requie
Sei il mio stesso pensiero insolubile
Sei fame di mondo sei archetipo
Tu un nulla/tutto su cui poggio la mia testa dolente.

***

Depongo le armi

Sogno antico di infinita speranza
Ed io correvo infante per i boschi
del mio Abruzzo, terra fertile di pensieri.
Ho sognato, ti ho cercato
ma tu non rispondi al mio canto
che nella notte ti elevo
desiderosa di amore infinito.
Ma tu non sai, resti muto
eppure mi amasti di un amore
che ora non so se più esiste
o si è perso tra le reti del tempo.
Ed io a terra depongo le armi.

 

Giovanna Albi nasce a Teramo, dove si diploma al Classico con 60/60 ed è premiata per aver elaborato il tema migliore d’Italia. Si laurea in lettere classiche e in Filosofia con 110/110 e lode. Segue un tirocinio psicoanalitico lacaniano della durata di sette anni. Non soddisfatta di questa esperienza, diventa pellegrina a piedi alla volta di Santiago. lungo la via Francigena dal Monginevro a Roma, sulle orme di San Francesco da La verna a Poggio Bustone. Queste esperienze le cambiano la vita: non trova la fede, ma incontra tanta gente disperata, che arricchisce la sua anima e dà loro conforto durante il cammino. Appassionata della lettura, decide di scrivere ed esordisce del 2010 con un diario psicoanalitico in cui racconta gli effetti devastanti di una psicoanalisi sbagliata. L’opera raggiunge un discreto successo e viene selezionata per il London Book Fair del 2011. Nel 2011 pubblica con la Robin il libro dal titolo “L’avventura di Santiago”, in cui con riferimenti filosofici, poetici, letterari e sacri riporta la sua esperienza del cammino: non è una guida né un diario, ma un romazo-saggio popolato dei luoghi e delle persone che incontra durante il cammino: Lo stile è lirico, una sorta di poesia in prosa. Nel 2011 pubblica sempre con la Robin il suo terzo romanzo-saggio Odore di bimbo-La storia di Chiara. Giovanna Albi insegna latino e greco dal 1987 e collabora con l’Università degli studi di Perugia.

Antonietta Gnerredi Antonietta Gnerre

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