Stefania Di Lino
[e s’apre una notte intera nello spazio della fronte]
Il poeta conserva in sé / un’antica tragedia / di cui
ancora non conosce i versi,
***
le distanze i perimetri / le angolazioni / il goniometro
giusto per la misurazione / e poi il metro lineare /
quadro o cubico / il rapporto in scala / (di Policleto la
proporzione) / la sezione aurea e non ultima / l’ispirazione.
// La distanza utopica che avanza all’orizzonte /
con quel punto di fuga a latere o a fronte //
tutto mi disorienta / tutto è mancanza,
***
era scritto quel tocco improvviso di nero / cielo negli
occhi e nei fiati sudati / bocche saline lingue baciate /
era scritto / nei vortici mutevoli / saturi di polvere /
era scritto nelle nostre pagine bianche / l’estate ed altre
stagioni / l’estate / e che tutto passava,
***
ci son parole che se pronunciate / slittano / su uno
stupido amoroso accento / e le parole ritrovate /
son sempre spinte dal vento / sono odorosi pollini /
polveroso pulviscolo di spore / che hanno radici chissà
quando dove / si esprimono improvvise a ondate /
vorticano solo se sollevate / da un calore di fiato /
soffiato sulle labbra / fiato con fiato / e poi cercarsi /
annusare l’aria / sentirsi con la lingua,
***
se fosse contenere il tuo parlare / esperienza le parole
spese / se solo tu scrivessi col tuo sangue / che sgorga
da un dolore che non passa / sarebbe altro parlare /
certo / altro scrivere sarebbe //
se le parole fossero surrogato / medicamento elaborato /
di ferite leccate lenite / – come fa un cane con le sue
ferite – / se scrivere fosse sempre prelevare / cellule
dal nerbo osseo centrale / lembi sanguinolenti / dalla
propria spina dorsale / i versi sarebbero salvezza,
unguento / diventerebbero certezza, medicamento,
***
ecco il tempo in cui il ricordo passa / di mano
in mano passa / come un testimone / (di mano
in mano) / il ricordo perde cedendo ogni volta /
all’oblio qualcosa / prosciugatezza di parole / quasi
fosse partita pari e patta / che non abbia come posta la
vita / se non fosse che sulla fronte / coli il sudore / di
una guerra mai finita e di disfatta / e allora saranno
i poeti pessimisti quelli seri severi / i maledetti neri
come gatti neri / ad incendiare le notti / a dar fuoco
ai pensieri,
***
e dunque cosa dirò io / che già non abbiano detto /
tutti i poeti del mondo / se / poesia e mai centrare /
se / poesia è / questo girare attorno,
[tonda grafia poesia è mai centrare / ma del centro
narrare / gli spigoli vivi],
(I testi sono estratti da La parola detta, 2017, ed. La Vita Felice, Milano)
Stefania Di Lino è formatrice e docente abilitata all’insegnamento di materie artistiche. Artista e poeta, ha partecipato a numerose manifestazioni letterarie e ha esposto le sue opere in gallerie d’arte e musei, tra cui Accademia dei Lincei, Palazzo Valentini, Terme di Caracalla, Museo Archeologico di Tolfa, Museo di Roma (Trastevere), Sala Giulio Cesare del Campidoglio, sito Archeologico Città dell’Acqua (Fontana di Trevi), Sala Capitolare del Senato (S.Maria sopra Minerva); Unesco città di Torino, Galleria Biffi di Piacenza; Biblioteche Vallicelliana e Casatense, Renato Nicolini e Gianni Rodari a Roma.
Organizza e cura eventi artistici, è membro di giuria in diversi concorsi letterari.
Nel 2012 aderisce e partecipa al World Poetry Movement con la Palabra en el Mundo in diverse edizioni. Ha pubblicato Percorsi di vetro, nel 2012, prefazione di Agnese Moro, post fazione di Sandra Cervone, edizioni DeComporre, Gaeta; La parola detta, prefazione di Cinzia Marulli, ed. La Vita Felice, Milano, nel 2017, e Il corpo del padre, con un saggio critico di Anna Maria Curci, per la collana Le gemme, diretta da Cinzia Marulli, Edizioni Progetto Cultura, Roma 2021. Ha partecipato, in qualità di poeta, ai Laboratori di Poesia all’interno della Casa Circondariale di Regina Coeli.
I suoi testi si trovano in diverse antologie e riviste specializzate curate da Pellicano Libri, Fiori del male, Imperfetta Ellisse, Blanc de ta nuque, Poetarum Silva, LaRecherche, Fusibilia. Cura recensioni, è redattrice presso il Blog e rivista cartacea Bibbia d’Asfalto, e presso il blog ParolaPoesia.