HomeCultura&Spettacolo“Napoletano? E famme ‘na pizza”, il nuovo spettacolo teatrale di Vincenzo Salemme

“Napoletano? E famme ‘na pizza”, il nuovo spettacolo teatrale di Vincenzo Salemme

“È una confessione sincera ed esilarante sui cliché della napoletanità. Siamo tutti prigionieri di uno stereotipo. Mi sembra anche il modo migliore per riassaporare l’atmosfera delle sale teatrali e per tornare a ridere ed emozionarsi tutti insieme con lo stesso sentimento di speranza nel futuro”

“Napoletano? E famme ‘na pizza” è il titolo del nuovo spettacolo teatrale di Vincenzo Salemme che debutterà ‘sold out’ il 20 novembre dal Teatro Mancinelli di Orvieto, per girare poi tutta Italia, tratto dal libro dell’attore, commediografo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico e scrittore, appunto.

Il teatro e il cinema sono la seconda pelle di Salemme. Oltre 28 spettacoli e 45 film (di cui 12 in qualità di regista e sceneggiatore) in quarantacinque anni di carriera. Nell’estate dello scorso anno, l’anteprima del tour di «Napoletano? E famme ‘na pizza» (in formazione ridotta per ovvie ragioni) era stata per l’artista un primo passo per dare una risposta sul palco alla grave crisi determinata dall’emergenza COVID-19. Una testimonianza concreta “a favore” dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo.

Ora il ritorno sul palcoscenico con la produzione al gran completo in una lunga tournée che andrà avanti fino alla primavera 2022. Dopo il ‘debutto’ a novembre a Orvieto (20 e 21, Teatro Mancinelli), queste le città in cartellone: S. Arpino, CE (23-25, Teatro Lendi); Caserta (26-28, Teatro Comunale); Pagani, SA (30 e 1 dicembre, Auditorium Sant’Alfonso Maria de’ Liguori); Salerno (2-5, Teatro Verdi); Santa Maria Capua Vetere, CE (7 e 8 dicembre, Teatro Garibaldi); Avellino (9-12, Teatro Partenio); Avezzano, AQ (15 e 16, Teatro Dei Marsi).

Da gennaio 2022 sarà la volta di Milano (dal 4 al 16, Teatro Manzoni); Genova (20-22, Teatro Politeama). A febbraio toccherà Torino (3-6 Teatro Alfieri); Ferrara (9 e 10, Teatro Nuovo); Bologna (11-13, Teatro delle Celebrazioni); Cosenza (18-20, Teatro Rende). E poi Napoli (dal 23 febbraio al 20 marzo, Teatro Diana). A marzo, Bari (25-27, Teatro Team); Roma (dal 29 marzo al 25 aprile, Teatro Olimpico).

“Napoletano? E famme ‘na pizza” è uno spettacolo che nasce dal mio libro uscito con lo stesso titolo agli inizi di marzo – spiega Salemme. Titolo che fa riferimento ad una battuta di una mia commedia teatrale, “e fuori nevica”, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza.

E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mammà… e via così con gli stereotipi che rischiano di rendergli la vita più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente.

Ma, allora, io che sono nato in provincia, a 30 km da Napoli, posso dichiararmi napoletano doc? Io che da bambino avevo paura di Napoli perché il proverbio recitava: “Vedi Napoli e poi muori!”, io che per recitare il teatro napoletano ho dovuto imparare a nascondere l’accento del mio paese, Bacoli, io che ho una casa a Roma, posso dichiararmi napoletano a tutto tondo? Questa è la domanda che ha ispirato lo spettacolo.

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