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Gioco, l’ISS spiega come sono cambiate le abitudini degli italiani

Bloccato durante il lockdown, sia nella parte fisica che in quella a distanza, il gioco d’azzardo è tornato a crescere nel periodo di allentamento delle restrizioni, del ritorno alla normalità. Con dati diversi e che meritano di essere analizzati.

Stando alle rilevazioni dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, ad aumentare è soprattutto il tempo di gioco degli italiani, che impegnano almeno 60 minuti in più a giocare, con una buona fetta di giocatori che sono diventati tali proprio durante il lockdown. Lo conferma lo studio pubblicato lo scorso mese di febbraio e condotto con l’Istituto Mario Negri, l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la rete Oncologica (ISPRO), l’Università degli studi di Pavia e l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano sull’abitudine al gioco degli italiani. Un campione di utenti di età compresa tra i 18 e i 74 anni, con interviste mirate, con argomento soprattutto il periodo di lockdown e le abitudini da gioco maturate durante questo periodo. I risultati parlano di un vero e proprio andamento a onda con una percentuale di gioco al 16% fino al 2019, una discesa nel 2020 fino al 9,7% per poi risalire nel 2021 al 18%, superando quindi anche le percentuali pre pandemia.

Le abitudini degli italiani per quanto riguarda il tempo passato sulle piattaforme di onlinesono cambiate di molto: il gioco è aumentato di quasi un’ora, con il 19,7% degli intervistati che ammette di passare più tempo rispetto a prima.

Tra i giochi più cliccati troviamo le slot machine online dei casinò digitali divenute trend topic negli ultimi due anni a causa delle limitazioni del gioco terrestre, ma anche le scommesse sportive, i gratta e vinci, oppure i videogiochi gratuiti, specie se raggiungibili da mobile o da app, come CandyCrush, Brawl Stars, Clash Royale, Fortnite. “Con l’allentamento delle restrizioni – ha spiegato Roberta Pacifici, direttrice del Centro nazionale Dipendenze e Doping – si è assistito ad un nuovo incremento della popolazione che pratica gioco d’azzardo, fino a superare, nel caso dei giocatori d’azzardo on line, la percentuale precedente la pandemia. La forte relazione trovata tra situazioni di disagio emotivo e comportamenti di dipendenza richiede politiche urgenti per impedire che le popolazioni vulnerabili aumentino e sviluppino una grave dipendenza dal gioco”.

Occorre quindi monitorare la situazione, per far sì che il comparto del gioco legale e pubblico possa riprendere il suo ritmo abituale senza però perdere di vista il pre requisito fondamentale: il benessere e la salvaguardia dei suoi giocatori. Perché senza tutela e protezione dell’utente non può esserci in alcun modo crescita del settore.

 

foto: pixabay

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