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‘Il piacere è tutto mio’ Emma Thompson scopre l’erotismo dell’intimità

'Il piacere è tutto mio' ci ricorda che una persona improbabile potrebbe liberarci dai nostri limiti in una maniera semplice ma significativa e che la ricerca di intimità e di un legame può essere potente, coraggiosa e necessaria.

Dopo aver conquistato la critica internazionale alla Berlinale – Festival Internazionale del Film e al Sundance Film Festival, Il piacere è tutto mio (tit. orig. Good luck to you, Leo Grande), film di Sophie Hyde con protagonisti la due volte Premio Oscar Emma Thompson e Daryl McCormack, arriva al cinema il 10 novembre.

Nancy Stokes (Emma Thompson) è un’insegnante in pensione, vedova, con alle spalle un
matrimonio solido e rigoroso a cui però è sempre mancato un po’ di brivido. Ormai sola, Nancy decide di cercare quello che nella vita di coppia non ha mai trovato: una soddisfacente esperienza sessuale. Si rivolge così a un’agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande (Daryl McCormack). Giovane e affascinante, Leo Grande sembra essere tutto quello per cui Nancy è pronta a pagare: un uomo in grado di realizzare le sue fantasie. Ma nel corso di tre incontri in una camera di hotel le dinamiche cambiano: Leo si dimostra non solo come un uomo con cui fare dell’ottimo sesso, ma anche una persona con cui parlare e nonostante la differenza d’età, tra i due nascerà un rapporto di fiducia che porterà Nancy a riscoprire se stessa.

Nancy è in grado di accettare quello che Leo offre, che è un’esplosione di intimità, sia sessuale che di altro tipo. Ma è un’intimità con limitazioni o confini, un’intimità professionale, perchè lui sta facendo il suo lavoro. Lui ha delle parti di sè che permette vengano condivise per l’esperienza e parti che protegge odi cui non si discute. La sua intimità professionale non è una bugia, è un confine, confine abbastanza giusto. Quando quel confine viene superato deve scegliere come rispondere.

“Questo film è elementare – racconta Sophie Hyde, la regista – due attori in una stanza che esplorano l’intimità, i legami, il sesso, la frustrazione ed il cambiamento delle dinamiche di potere – ma nel nostro mondo attualmente diviso, queste storie intime sul creare un legame sembrano ancora più vitali. Il nostro corpo, la nostra vergogna, la nostra comunicazione errata, le nostre connessioni sessuali e le nostre frustrazioni sessuali sono buffe, toccanti e spesso tragiche e, credo, desideriamo storie che ci riflettono e ci sfidano e ci consentono di considerare come ci trattiamo a vicenda.”

In questo film ciò che è sexy è l’intimità; il brivido, il tatto, le sensazioni, il modo in cui una persona può toglierti il fiato e la realtà di due corpi umani privati dei segni e simboli di quello che si ritiene dobbiamo considerare sexy, pubblicamente. Come sono davvero sexy due corpi e due esseri umani? Cosa succede quando due persone esplorano come si provano certe cose senza i limiti imposti da quello che si ritiene questo qualcosa debba essere o sembrare? Esploriamo la specificità di queste due persone che, a loro volta, esplorano le stranezze della risposta erotica che può essere divertente, toccante e eccitante.

“Nancy è una sessantenne – spiega Emma Thompson– insegante di educazione religiosa in pensione rimasta vedova da due anni e che prende questa specie di decisione straordinariamente coraggiosa ed insolita di ingaggiare un sex-worker più giovane. Lei è coraggiosa ma anche profondamente piena di difetti.
Molte delle cose che crede sono l’opposto della consapevolezza delle ingiustizie sociali cosa che mi piace perchè quasi il 90% della popolazione è così. Non è infrequente: i suoi atteggiamenti, i suoi pregiudizi, i suoi preconcetti. E’ una persona meravigliosamente normale che inizia questa relazione non romantica e stranamente intima.

Nancy ha obbedito alle regole per tutta la vita, è quello che si descriverebbe un pilastro della
società. Si è comportata incredibilmente bene, ha avuto un lungo matrimonio di successo durato 31 anni. Ha avuto due figli sani e di successo ed una lunga carriera come insegnante di religione.
Eppure, lentamente, si vede come questa costruzione che sembra così perfetta sia in realtà ben lungi dall’esserlo, che contiene un vuoto che le ha impedito di essere veramente affianco ad un essere umano.”

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