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La fortuna ha gli occhi a mandorla: Rossella Cerrone racconta Nina

Nina è la protagonista del nuovo libro di Rossella CerroneLa fortuna ha gli occhi a mandorla“. Il suo piccolo paese in provincia le sembrava un ambiente troppo limitante. Dopo aver intrapreso gli studi universitari presso la facoltà di Lingue Orientali a Napoli, Nina resta affascinata dalla Cina, paese antico ricco di tradizioni e usanze così diverse dal nostro mondo occidentale.

Le opportunità che si schiudevano davanti a Nina erano molte. Tuttavia, il destino ha giocato dei brutti scherzi, interrompendo a volte il suo cammino proprio quando sembrava stesse raggiungendo il successo.

La vita di Nina è stata un susseguirsi di amori perduti e ritrovati, di lavori stimolanti e cadute profonde. È stata un’altalena di successi e sconfitte, ma Nina ha affrontato ogni sfida con coraggio e senza paura. In definitiva, ha vissuto la sua vita appieno, sfruttando ogni opportunità che le si è presentata lungo il percorso.

Ne parliamo con l’autrice.

Perché Nina decide di andare in Cina?

Nina decide di andare in Cina in seguito ad un incontro con un amico di suo fratello che le racconta di questo Paese e ne resta talmente folgorata che decide di approfondire le sue conoscenze. Man mano che Nina si documenta l’iniziale folgorazione diviene una potente fascinazione che la spinge a vincere le resistenze familiari e a credere con fermezza di intraprendere un percorso di studi che le consenta di avvicinarla alla comprensione linguistica e culturale della Cina.
Percorso che sente incompleto poiché il volto autentico di questo Paese le si può rivelare solo vivendoci cosi si deciderà ad intraprendere il suo lungo ed intenso viaggio verso la Cina.

La fortuna ha gli occhi a mandorla: Rossella Cerrone racconta Nina
La fortuna ha gli occhi a mandorla

Che paese era la Cina negli anni 2000?

La Cina nel 2000 era in una fase di lenta trasformazione, legata ancora in modo saldo alle tradizioni ma con lo sguardo rivolto verso il cambiamento. Le divise maoiste erano state sostituite da abiti informali, la radio non trasmetteva più la propaganda comunista ma melodie amorose, alla fermata dell’autobus o nei parchi non si discuteva unicamente del credo politico ma anche di tanto altro.

I pionieri del cambiamento erano soprattutto i giovani che vedevano nell’ampliamento della propria veduta proprio verso l’Occidente una forma di riscatto dalla vita dura e faticosa che avevano condotto gli anziani abituati purtroppo a non pensare ma ad accettare ciecamente le imposizioni di un regime intransigente. Quindi sicuramente una Cina suggestiva e dai ritmi lenti quella che Nina conoscerà e che nel tempo farà sua, ma che tuttavia si incamminava a timidi passi verso un’apertura.

Il romanzo narra di cadute rovinose sia in amore sia sul lavoro. Da cosa trae forza la protagonista per riprendersi ogni volta?

Nina è una donna che morde la vita e vive di emozioni, questo comporta una spontaneità ed entusiasmo che spesso la conducono verso risvolti che la faranno inciampare proprio perché non finalizza le sue azioni ad un preciso calcolo lasciandosi troppo spesso trasportare da sé stessa e dall’autenticità che la caratterizza. Nelle sue cadute assapora lentamente il dolore, lo attraversa in tutte le sue fasi fino a trasformarlo in energia che la risolleva. Nina si tempra e migliore di prima continua fiera il suo percorso conservando immutato il suo amore per la vita.

Se Nina può considerarsi il suo alter ego. In cosa si differenzia da Rossella?

Nina ha una visione più disincantata della vita mentre in Rossella con l’esperienza si è indurita. Nina è mamma ma anche figlia quindi è munita di un paracadute che nelle avversità può sempre aprire, Rossella deve fare affidamento unicamente su sé stessa poiché un genitore l’ha perso e l’altro ha bisogno di cure. Nina in amore si lascia trasportare, Rossella nel tempo ha ben compreso cosa fa per lei e non è disposta a negoziare con personalità incomplete o irrisolte che su Nina hanno spesso trovato una spalla forte, Rossella è consapevole che solo un vero uomo possa essere con lei l’altra metà del cielo.

Il romanzo si chiude con dei puntini di sospensione…cosa ci si deve aspettare?

La vita di Nina rivela dei colpi di scena, tutto può succedere quando la natura della protagonista è in crescita ed in continua evoluzione, se vive di emozioni è empaticamente capace di avvertirle e pertanto Nina se non si sente nel suo posto giusto deve necessariamente proseguire oltre non temendo il cambiamento né lo sradicamento delle convenzioni sociali che spesso limitano ed uniformano. La fedeltà nei suoi valori resta il faro che la illumina anche nei momenti di buio pesto, con poche zone d’ombra ha ben chiaro che il rispetto per sé stessa è la più grande forma di libertà.

di Mario Masi

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