“Un’orchidea ora splende nella mano“: la poesia di Lorenzo Calogero torna a brillare dalla Calabria al mondo intero.
Dopo oltre dieci anni di silenzio editoriale e sessantatré anni dalla sua scomparsa, Lorenzo Calogero, uno dei poeti più tormentati e rappresentativi del Novecento, torna in libreria. L’11 agosto, a Melicuccà, avrà luogo la prima nazionale dell’antologia “Lorenzo Calogero – Poesie scelte 1932-1960“, a cura di Nino Cannatà, con prefazione di Aldo Nove, traduzione inglese e postfazione di John Taylor, per le Edizioni Lyriks.
Questa nuova edizione, aggiornata e illustrata, include fotografie, manoscritti e disegni del poeta, insieme a poesie e riflessioni in prosa inedite tratte dai quaderni del 1936 e del 1957. La copertina presenta una “cancellatura” originale di Emilio Isgrò, dedicata al poeta.
Questo progetto è il frutto di oltre vent’anni di lavoro minuzioso da parte di Nino Cannatà, che ha curato anche il sito web e l’opera video-teatrale “Città fantastica, il lungo canto di Lorenzo Calogero”, in collaborazione con Carlo Emilio Lerici, con un adattamento dei testi di Calogero e interpretato da Roberto Herlitzka e Lydia Mancinelli.
La ripubblicazione dei suoi scritti è al centro della “Festa della Poesia“, un evento che si terrà dal 9 all’11 agosto a Melicuccà, il paese natale di Calogero, e nei dintorni della Città Metropolitana di Reggio Calabria. La kermesse, curata dalle edizioni LYRIKS con la direzione artistica di Nino Cannatà e Aldo Nove, è sostenuta dal Comune di Melicuccà, con il patrocinio e il supporto della Regione Calabria, della Città Metropolitana di Reggio Calabria e dei Comuni di Bagnara Calabra, Palmi e Villa San Giovanni.
Il progetto vede la collaborazione della Fondazione “Leonardo Sinisgalli”, con la partecipazione dell’Associazione Musicale “A. Carbone”, di Rubbettino Editore, del Comitato Franco Costabile 100, del Comitato 100 Strati e della Galleria d’Arte Ellebì. Questo evento vuole celebrare Lorenzo Calogero partendo dai luoghi che hanno ispirato la sua poetica del paesaggio, riscoprendo così l’anima di un poeta che ha lasciato un segno indelebile nella letteratura italiana del Novecento.
