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Sheyla Bobba: io sono le mie poesie

Sheyla Bobba è nata con la passione per la scrittura. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per inseguire il sogno di fare la giornalista.

Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it. Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio.

Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Una attività che conduce con un entusiamo e amore infiniti con particolare attenzione verso gli autori emergenti, quelli che spesso sono invisibili perchè non riescono ad avere la giusta occasione.
Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

Le chiediamo di commentare alcuni suoi versi tratti dalla sua ultima silloge “Rigurgiti dell’anima”.

“Scrivere è vita, è vivere, è regalare la vita.
A volte interromperla o cambiarla per sempre
È un’arma che solo se amata e rispettata
può essere maneggiata.
Ma mai chi scrive sarà padrone delle parole”

Cosa significa per te scrivere?

Compassione e tenerezza, quando è terapia. Flagello e battaglia quando è introspezione. Crescita e partecipazione quando è condivisione. Scrivere è per me come la luce che attraversa il prisma, cambia a seconda della posizione della mia anima.

“Amor con nulla chiedere
spargo delicati semi,
essi mai frutteranno dolci doni.”

L’amore altruistico può essere reciproco?

A 46 anni ancora mi chiedo se amare è un atto altruistico o egoistico. Se scegliamo chi amare allora forse amiamo per noi stessi. Quando ho scritto quei versi stavo vivendo un amore totalizzante, segreto, non corrisposto e che non mi dava nulla. Era un amore libero di esprimersi, ma logorante. L’amore si alimenta di amore.

“Seduta sul ciglio di scelta,
mi domando se lasciarmi andare”

Quanto ti ha aiutato la poesia nei momenti più importanti della tua vita?

La poesia ha plasmato molti dei momenti fondamentali della mia esistenza. Ad essa mi sono aggrappata, l’ho odiata e rinnegata quando era predominante, dettando la direzione della vita e quindi ad essa devo molte delle mie scelte. La persona che sono è stata delineata anche dalle mie poesie.

“Vivo l’impatto e raccolgo energia dal movimento,
mi nutro di vita, vivo per vivere”

Qual è il tuo rapporto con la vita?

Oggi, da un po’, abbiamo fatto pace e trovato un equilibrio. Che non significa appiattimento, ma coordinazione. Esattamente come una danza. È la mia musica, la sento solo io, e sono da sempre scoordinata!

Ho una frase nella quale inciampo spesso e che sarà il titolo del mio prossimo libro, tutto scritto nella mia testa eh, prima o poi raggiungerà la carta: Le utopiche certezze di una vita spettinata; ecco, questa sono io. Che amo ballare.

di Mario Masi

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