Line è stato messo in scena per la prima volta nel novembre del 1967 a New York, al leggendario Cafe La Mama di Ellen Stewart, una donna incredibile. Il Cafè La Mama in quel periodo era il più famoso teatro Off Broadway, attento al lavoro di nuovi autori, di nuovi attori e registi, sempre pieno di giornalisti e critici. Ellen fra l’altro ha dato vita alla Fondazione La Mama a Spoleto e fu grazie a lei che venni in Italia per la prima volta. Ha sostenuto con passione e lanciato gran parte degli attori della scena teatrale e cinematografica del novecento e non per niente era chiamata La Mama, come il suo cafè teatro, laboratorio di sperimentazioni. Qui aveva deciso di programmare Line per una settimana, offrendomi un budjet di 80 dollari (per fortuna in Line a parte i 5 attori, c’è solo una scena nuda e una striscia adesiva per terra…). Il giorno della prova generale, l’attore che doveva interpretare Steven, il personaggio principale, ci ha detto che abbandonava lo spettacolo per girare uno show televisivo in California. Lo spettacolo avrebbe debuttato il giorno dopo, così il regista James Hammerstein mi ha convinto a recitare. Restammo in teatro tutta la notte e tutto il giorno dopo fino all’ora del debutto perché dovevo imparare a memoria le battute del mio testo. Il mio carissimo amico John Cazale, venuto a New York insieme a me a cercar fortuna dalla stessa città del Massachussetts, (noto per lo strepitoso personaggio di Fredo Corleone de Il Padrino) interpretava Dolan. Quand’ero piccolo in Massachussetts nessuno mi chiamava Israel, ma usavano tutti il mio secondo nome Arthur, abbreviato in Arty. Ebbene dopo 45 minuti di spettacolo andato bene, nel momento in cui io mi avvicino a Dolan per chiedergli di uccidermi come da copione, lui, molto calmo, mi disse “stai andando benissimo Arty”. Quando l’ho sentito chiamarmi così, sono andato completamente nel pallone: non sapevo più chi e dove ero…! Il giorno dopo ho ricevuto una telefonata da Al Pacino: Hallo? ho detto. E dall’altra parte ho sentito: You, sono of a bitch!.. La prima pagina del giornale infatti titolava: Benvenuto, Mr Horovitz! Era la mia prima recensione, nessuno di noi ne aveva ancora avuta una… La fine della storia è che io, Al Pacino e John Cazale abbiamo chiuso il cerchio mettendo in scena il mio testo L’indiano vuole il Bronx, per il quale io ho vinto il premio come miglior opera, Al Pacino come miglior attore e John Cazale come distinguished actor (che vinse anche per Line). Quando lo spettacolo fu ripreso quello che fu il mio ruolo, Steven, venne dato a Richard Dreyfuss.” Israel Horovitz
di Israel Horovitz
a cura di Walter Le Moli
Produzione Teatro di Roma
traduzione Susanna Corradi
con
Dolan Alessandro Averone
Molly Paola De Crescenzo
Stephen Luca Nucera
Arnall Massimiliano Sbarsi
Fleming Sergio Filippa/Nanni Tormen
Per informazioni:
da mercoledì’ 27 aprile 2011 a domenica 8 maggio 2011
TEATRO INDIA
Lungo Tevere Re Papareschi, Via Pierantoni, 6, Roma
Orario spettacolo: 20:30 (domenica 8 maggio ore 18.00- 1-2 maggio riposo) Biglietti: € 18-15
teatrodiroma.net